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SBK, Donington: Bautista attento! Rea ha pronta una trappola

Per Alvaro e la Ducati V4 il tracciato britannico rischia di essere un campo minato, mentre Scott Redding rimanda il proprio debutto nel Mondiale

SBK: Donington: Bautista attento! Rea ha pronta una trappola

Altro che vacanze, sole, mare e relax. Per i piloti della Superbike il mese di luglio sarà da trascorrere per gran parte del tempo in pista. Già, perché il prossimo weekend si dovrà affrontare il round di Donington, mentre sette giorni dopo quello di Laguna Seca. Insomma, gli appassionati non possono fare altro che ringraziare, dal momento che nelle derivate la sfida è più che mai aperta a discapito di una MotoGP ormai segnata.

Lo dicono i numeri che vedono Alvaro Bautista e Johnny Rea separati da soli 16 punti. Lo spagnolo, con il terzo posto di Gara 1 e la caduta di Gara 2 a Misano, ha pensato bene di andare a complicarsi la vita, anche perché alla vigilia del round della Riviera poteva fare affidamento su oltre 40 lunghezze nei confronti del Cannibale. Inutile però stare a pensarci, anche perché focalizzarsi sul passato è una perdita di tempo e non resta che guardare avanti.

Ecco quindi l’occasione per riscattarsi, su una pista dove il numero 19 non corre da ben dieci anni. Era infatti il 2009, quando Alvaro fece la sua ultima comparsa nelle Midlands Orientali, ovvero l’ultima stagione della 250 prima di saltare in MotoGP. Di sicuro questo arco di tempo non aiuta lo spagnolo, che tra l’altro mai ha compiuto un solo giro in sella alla Ducati Panigale V4 sul tracciato britannico. I presupposti non sembrano quindi essere dei migliori per Bau Bau, reduce dal test di dieci giorni fa a Misano.

C’è chi invece Donington la conosce come le proprie tasche, ovvero Johnny Rea. Il successo in Riviera ha rilanciato le ambizioni del Cannibale, che arriva davanti al pubblico di casa con l’obiettivo di far saltare il banco e stravolgere un copione che sembrava scritto dopo le prime gare del Campionato. Il portacolori Kawasaki sa bene che per Bautista questo tracciato rischia di essere un campo minato e di conseguenza è intenzionato a metterlo in trappola.

Nella sfida tra Rea e Bautista sarà poi interessante capire quello il potenziale della BMW di Tom Sykes, che ora può fare affidamento su dieci cavalli in più al motore. Il 66 ha dominato dal 2014 al 2017 nelle Midlands Orientali e magari la sua S1000RR potrebbe diventare la mina vagante del weekend nei piani alti della classe, così come Toprak Razgatlioglu, protagonista del primo podio nel Mondiale un anno fa. Nel Regno Unito aspettiamo poi risposte da Chaz Davies, che avrà l’obbligo di rimediare alla delusione di due settimane fa e lo stesso discorso vale anche per Marco Melandri, in ombra nel weekend romagnolo.

L’aria di casa dovrà poi aiutare Leon Haslam, chiamato a giocarsi una permanenza in Kawasaki che al momento sembra particolarmente complicata. Sicuramente molto più semplice e scontata quella di Alex Lowes in Yamaha per il 2020. A Donington l’inglese dovrà portare da solo il peso del team PATA, vista l’assenza di Michael van der Mark. L’olandese, salvo miracolosi colpi di scena dell’ultima ora, non ci sarà, mentre restano da capire le condizioni di salute di Eugene Laverty e Leon Camier, chiamati a un recupero last minute. L’alfiere GoEleven proverà a svolgere un test quest’oggi per capire le condizioni di salute. Qualora non dovesse farcela, toccherà molto probabilmente a Lorenzo Zanetti portare in pista la Ducati V4.

Ah giusto, la V4. Doningiton sarebbe stata l’occasione per vedere in pista ben cinque Rosse, invece alla fine ce ne sarà una meno. Già, perché il team PBM, che avrebbe dovuto far correre Scott Redding come wildcard, ha deciso di rinunciare all’operazione a causa degli ingenti costi.        

 

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