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MotoGP, Pernat: “Il problema di Rossi è la squadra, ora decida cosa fare”

“Per Valentino sarà una scelta sofferta, ma lui dovrà per forza prenderla. La Ducati ha invece perso la propria supremazia”

MotoGP: Pernat: “Il problema di Rossi è la squadra, ora decida cosa fare”

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Assen porta gioie e dolori. Al TT festeggiano Vinales e Quartararo, che regalano alla Yamaha una domenica da sogno, mentre c’è una M1 che finisce nella ghiaia, ovvero quella di Valentino Rossi. Una domenica da incubo per il Dottore, a cui non resta che leccarsi le ferite, proprio come ad Alex Rins, fuori dopo nemmeno tre giri.

C’è chi poi il traguardo lo vede, ma la sensazione è quella di una sconfitta. Stiamo parlando di Andrea Dovizioso, soltanto quarto a 15 secondi dalla vetta. Una prestazione che ha il sapore di passo indietro per la Rossa, che vede il Mondiale allontanarsi sempre di più.

Ecco quanto accaduto al TT secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.

Quella di domenica è stata la giornata più luminosa della Yamaha degli ultimi tempi  con ben 3 piloti nei primi cinque posti. Vinales, Morbidelli e Quartararo fanno 68 anni in tre. Quartararo lo reputo un fenomeno, è arrivato sul podio senza essere al 100% della forma a seguito dell’operazione a cui si è sottoposto. Per Rossi invece è stata una giornata buia e su questo aspetto ci sono tre ipotesi. La prima è che Vale sia sulla strada del tramonto, la seconda un problema della moto, mentre la terza è rappresentata dalla squadra. Secondo me Rossi non è sulla via del tramonto, dato che alcuni podi li ha fatti, allo stesso tempo non credo dipenda dalla Yamaha, vista la prestazione di domenica offerta dalle altre tre M1. A questo punto è un problema della squadra e Rossi deve pensare bene e decidere cosa fare. Sarà una decisione sofferta, ma la deve prendere, se no non torna più quello di prima. Oltre a Rossi, male anche la Ducati ad Assen, che ha incassato molti secondi, perdendo la supremazia che avevano. Credo che Dall’Igna sia particolarmente arrabbiato per tutto ciò, dato che negli ultimi due anni la moto era superiore e non hanno vinto nulla. Il problema è che al momento ci sono due compagni di squadra amici e questa cosa non può esistere nel mondo delle cose. A me non piace proprio, dato che il tuo compagno rappresenta il primo rivale da battere. Io credo che un pensiero su Lorenzo l’abbiano fatto, anche se la caduta rimediata venerdì da Jorge penso abbia annullato questa possibilità. C’è poi Marquez, il quale sta correndo in un modo che nessuno è abituato a vedere. In prova non rischia e non cade più, mentre in gara si è accontentato. Credo che la Honda non sia quella grandissima moto che tutti noi diciamo, perché se spingi più del dovuto finisci a terra. Di sicuro il Mondiale è quasi andato, dato che ha circa due GP di vantaggio sugli inseguitori. A parte ciò, Marc si ritroverà presto a fare i conti con Quartararo, che già a 15 anni era un fenomeno e lo è tuttora. C’è poi da sottolineare l’asinata di Rins, non è ammissibile quella caduta al terzo giro, dato che Alex aveva il passo per vincere o arrivare secondo con una Suzuki competitiva e appetibile per tanti piloti. Infine c’è uno spiraglio di luce per Aprilia, il decimo posto non è male, però i secondi restano tanti. Speriamo per loro sia l’inizio di una rimonta”. 

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