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MotoGP, Marquez: "Se Yamaha vuole tornare a vincere, questa è la pista giusta"

"E' la miglior moto qui ad Assen, anche meglio della Suzuki. Sapevo che avrei faticato sul singolo giro, ma ho il passo per giocarmi il podio"

MotoGP: Marquez: "Se Yamaha vuole tornare a vincere, questa è la pista giusta"

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La notizia del giorno per quanto riguarda Marc Marquez è che per la prima volta in stagione non scatterà dalla prima fila della griglia. Lo spagnolo giustamente non fa drammi forte della quarta piazza, ed anzi rivela con sincerità di non essere il favorito. Non lo dice direttamente, ma l’investitura che consegna alla Yamaha in vista di domani è chiara.

“Per Yamaha questa pista può essere quella giusta per tornare alla vittoria. Credo lo sappiano e stanno spingendo per ottenerlo, domani potrebbero essere sotto pressione: la moto sta lavorando bene ed è la migliore in questa pista. Anche la Suzuki è veloce, ma la Yamaha ha qualcosa in più”.

A proposito di Yamaha, l’unico uomo in blu che pare ancora in grande difficoltà è Valentino Rossi, che Marc non sottovaluta.

“Non scarterei mai Rossi dalla lotta per le prime posizioni, specie qui in Olanda. Domani l’adrenalina della gara lo farà risalire in classifica: non so se potrà giocarsi la vittoria, ma sta facendo molto di più di quanto chiunque altro potrebbe fare alla sua età”.

Passando alla sua giornata, Marquez analizza il tutto con realismo.

“Abbiamo fatto un bel lavoro – spiega - non parto dalla prima fila per la prima volta ma siamo vicini. Sapevo che avrei fatto fatica ad entrare in prima fila, lo avevo notato ieri: sul giro secco non sono stato brillante dato che la mia moto sembra più pesante delle altre, specie in confronto a Yamaha e Suzuki che sono molto più rapide nei cambi di direzione. In ogni caso dai tempi è emerso che non avrei potuto fare meglio della terza posizione”.

La stoffa del campione si vede anche dalla lucidità, dote che a Marc non manca.

“Sapevo che nelle qualifiche non ero pronto per attaccare al 100%, e in questa pista se non lo sei devi stare attento, perché le velocità sono alte ed una caduta potrebbe portare ad un infortunio come capitato a Lorenzo. Ci sono due gare di fila ed è un qualcosa a cui stare attenti”.

Un’altra dote di cui il 93 non è sprovvisto è la furbizia, magari unita ad un po’ di fortuna.

“Nella prima uscita mi sentivo a mio agio e ho fatto due giri di fila, nella seconda sono uscito e mi sono trovato Dovizioso davanti. Non l’ho cercato questa volta – ammette - ma quando ho visto che era lontano in classifica ho preferito non spingere, dimenticandomi del tempo. Non sempre le strategie vanno del tutto in porto, ma come detto abbiamo perso solo una posizione dal migliore risultato possibile”.

Non resta che pensare a domani, ed a quale risultato poter ambire.

“Mi sento pronto per domani, e partire quarto non cambia il mio piano di gara. È vero che devo gestire ma nel pomeriggio ho visto che il mio passo è buono, che è la cosa più importante. In FP2 ho lavorato per il passo ma non ero abbastanza pronto – racconta - in FP4 abbiamo fatto dei miglioramenti e il passo ne ha beneficiato, non siamo lontani ai primi. Il podio è un obiettivo raggiungibile: l’anno scorso ho vinto ma è stata una gara lenta”.

Quel che è certo è il fatto che Marc sarà il più vecchio tra i primi cinque in griglia.

“Già a Jerez è stato più o meno così, per fortuna ho solo 26 anni (ride ndr). E’ la nuova generazione ed è normale, c’è stata quella di Stoner, Lorenzo e Pedrosa ed ora c’è questa. Fa parte della vita, ci sono nuovi piloti rapidi da cui imparare e con cui lottare nella miglior maniera possibile”.

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