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MotoGP, Rossi e il circolo vizioso di Lorenzo: "più cadi e più perdi fiducia"

"Il suo è un problema tecnico, deve cercare di capire cosa stia accadendo. Il mio venerdì? Sono in Top Ten ma non contento"

MotoGP: Rossi e il circolo vizioso di Lorenzo: "più cadi e più perdi fiducia"

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Valentino sa cosa significa nuotare controcorrente, quando a ogni bracciata la riva si allontana invece che avvicinarsi. Ci è passato con la Ducati e, negli ultimi tempi, anche con la Yamaha, quindi può capire cosa stia soffrendo il suo ex compagno di squadra Lorenzo.

In questo momento mi sembra che soffra di un grande problema con l’anteriore - cerca di dare una risposta Rossi -, infatti cade sempre nello stesso modo e lui è uno di quei piloti a cui piace poco finire a terra. Si trova in una situazione difficile, quando cadi ogni volta che provi a spingere perdi sempre un po’ di fiducia, che è quella che ti serve per uscirne fuori. Non so se sia il caso di parlare di sfortuna, a Barcellona stava andando forte ma ha commesso un errore, per me si tratta di un problema tecnico.

Come si affronta una situazione del genere a livello mentale?

È difficile, perché la fiducia nell’anteriore è la cosa più importante per un pilota, per andare forte devi fidarti della tua moto. Andare a terra quando cerchi di  forzare è una qualcosa difficile da affrontare dal punto di vista psicologico. Come ho detto prima, finisci per perdere fiducia e per allontanarti dalla soluzione”.

Come si reagisce in questi casi?

Lorenzo è un pilota fortissimo, un 5 volte campione del mondo, la sua velocità è fuori discussione. Deve fermarsi un attimo e ragionare, per capire cosa stia succedendo.

Passando alla tua giornata, come giudici il 9° posto qui ad Assen?

Alla fine sono riuscito a stare nei primi 10, ma al mattino ho avuto un problema elettrico (a un sensore della velocità ndr) sulla moto con il setup migliore, quella che volevo usare. Ci è voluto un po’ a capire quale fosse il guasto e questo mi ha fatto perdere tempo, almeno 15 minuti, così mi sono trovato sempre in ritardo”.

Nel pomeriggio, però, le cose sono migliorate…
Sì, ma non sono ugualmente molto contento. Sul giro secco non sono andato male, ma il mio passo non è fantastico, è lontano da quello dei primi 5”.

Dove soffri?
Nella parti più veloci dei circuito, non riesco a entrare in curva forte come vorrei, non sono a mio agio sulla moto. È un problema di setting, dobbiamo lavorare su quello.

Hai fatto anche qualche esperimento sulle due carene, qual è stato il risultato?
Qui ad Assen l’impennamento è un problema e l’ultima versione delle ali aiutano, ma dall’altra parte rendono la moto un po’ più difficile da guidare e alla fine preferisco la carena standard. In questa pista ci sono parti veloci in cui serve avere fiducia e belle sensazioni per potere spingere di più”.

Cosa potrei fare domani?
Innanzitutto cercare di entrare direttamente in Q2, anche se so che non sarà semplice, poi bisognerà chiarirsi le idee sulla scelta delle gomme, che è apertissima. La cosa più importante, comunque, sarà sistemare l’assetto”.

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