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MotoGP, Miller assicura: "Nel 2020 con Pramac su una Ducati ufficiale"

"Mancano solo i dettagli". Più cauto il team manager Francesco Guidotti: "vogliamo tenerlo con noi, ma ci sono tante cose da sistemare. Speriamo di riuscirci per il Sachsenring"

MotoGP: Miller assicura: "Nel 2020 con Pramac su una Ducati ufficiale"

Cosa farò il prossimo anno? Penso che correrò nel campionato asiatico”, Jack Miller ha voglia di scherzare ad Assen. In verità il futuro dell’australiano è già segnato: la possibilità più concreta è che rimanga nel team Pramac con lo stesso trattamento tecnico di quest’anno, cioè su una moto uguale a quella dei piloti ufficiali.

Jack si spinge anche più in là e dà per certo questo scenario: “dobbiamo solo mettere a posto gli ultimi dettagli per il rinnovo del contratto - dichiara - Io sono contento di continuare con questa squadra e con una Desmosedici 2020. Penso sia positivo anche per il team avere due moto ufficiali, anche se significherà un po’ più di pressione”.

Miller aveva anche chiesto di essere il pilota numero 1 in Pramac, anche se in Ducati hanno sempre sostenuto di rifiutare questa filosofia.

Dicono così, ma le differenze ci sono, c’è sempre un pilota  a cui le novità arrivano prima - sottolinea - Comunque, quando tutti sono nella stessa condizione tecnica, gli aggiornamenti sono per il più veloce”.

Se l’australiano dà il rinnovo per fatto, Francesco Guidotti, il team manager di Pramac, è più prudente.

Non c’è ancora nulla di ufficiale - ci tiene a specificare - Dobbiamo ancora trovare la quadra”.

Il che significa il budget necessario per mettere in campo due moto ufficiali. Per questo la squadra di Campinoti si sta muovendo per fare quadrare i conti per il 2020. Garantire una GP20 per Miller e un’altra per Bagnaia (a cui è assicurata dal suo contratto) significherebbe investire circa un milione di euro in più rispetto a quest’anno.

La volontà di tenere Miller c’è, sia da parte nostra sia da parte di Ducati - assicura Guidotti - Non abbiamo limiti di tempo, ma preferiremmo chiudere la questione il più presto possibile. Quando? Se fosse possibile, prima della pausa estiva”.


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