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Rainey risponde a Spies: "MotoAmerica in difficoltà? Solo chiacchiere"

Wayne risponde alle parole di Ben, che aveva affermato: "I Costruttori si ritireranno a fine anno, non so quanto possa andare avanti il campionato"

MotoAmerica: Rainey risponde a Spies: "MotoAmerica in difficoltà? Solo chiacchiere"

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Ben Spies è ormai lontano dal mondo del motociclismo di alto livello da tanti anni, eppure l’ex campione del mondo SBK rappresenta senza dubbio uno dei talenti più luminosi della storia recente. Intervistato a Misano, dove era in vacanza con la propria famiglia, Ben ha risposto a tante domande sul proprio presente, sul passato ed a qualcuna sul futuro.

In tanti vorrebbero infatti rivederlo in sella, ma quando gli è stato chiesto da Gordon Ritchie se ci fossero possibilità concrete di vederlo in gara magari in MotoAmerica, la sua risposta ha scatenato diverse reazioni anche piuttosto piccate. Spies non si è infatti limitato a rispondere con un semplice ‘no’, ma ha sottolineato di essere a conoscenza di alcune voci allarmanti sul campionato e sul suo stato di salute.

“Per quanto ne so io, diversi Costruttori abbandoneranno la serie a fine anno e non so quanto potrà andare avanti”. 

Parole che pesano ovviamente come macigni, che in seguito lo stesso Spies ha ulteriormente sottolineato quando è stato nuovamente intervistato da Roadracingworld.com, che ha riportato anche le reazioni del Presidente di MotoAmerica, Wayne Rainey, a quelle parole.

“So bene come stanno le cose in America, e so che a Wayne Rainey non è piaciuta molto la mia intervista - ha dichiarato Spies - in particolare quello che ho detto riguardo il ritiro dei Costruttori o sulla longevità del campionato. Ha appena firmato un accordo che prevede diritti decennali con AMA, è comprensibile. Ma io non sono un portavoce di nessuno, e so per certo che MotoAmerica sta perdendo numeri a sette cifre ogni anno e non andranno avanti a lungo, indipendentemente dai diritti che hanno sul campionato”.

Sempre su Roadracingworld.com è ovviamente arrivata la risposta di Rainey, molto infastidito dalle dichiarazioni di Spies riguardo MotoAmerica. Il Presidente del campionato ha infatti negato con forza ogni illazione di Spies. 

“Questo è il nostro quinto anno di gestione MotoAmerica. Nel 2018 abbiamo firmato una estensione del contratto con l’AMA per altri dieci anni, assicurandoci i diritti commerciali sulla serie fino al 2029. L’avremmo fatto per i primi cinque anni e avremmo continuato a farlo per altri dieci se non credessimo in quello che facciamo? Avremmo potuto fermarci molto tempo fa, invece siamo qui e non andiamo da nessuna altra parte”.

Rainey non ha ovviamente gradito le parole di Spies, che di fatto hanno sconfessato il suo lavoro in qualità di Presidente e vera icona di MotoAmerica e in generale del rinnovato movimento motociclistico in pista negli Stati Uniti.

“A me non piace commentare le chiacchiere, mi piace commentare i fatti. A noi non ha mai chiesto niente e non so dove abbia preso le sue informazioni. Credo che non abbia neanche chiamato qualcuno in Suzuki o in Yamaha per chiedere informazioni, lo saprei. Sta solo commentando dei pettegolezzi. MotoAmerica manterrà i propri impegni dall’inizio alla fine, non andiamo da nessuna parte. Siamo qui per restare”.

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