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SBK, Ducati vs Honda, incroci pericolosi tra MotoGP e Superbike

Un anno fa il colpo Lorenzo, ora la Casa giapponese tenta Bautista, ma a Borgo Panigale hanno già pronta la controffensiva con una scadenza precisa

SBK: Ducati vs Honda, incroci pericolosi tra MotoGP e Superbike

In pista si sono contese gli ultimi tre Mondiali, con Marc Marquez e Andrea Dovizioso, ma allo stesso tempo sfidate anche dal lato ingegneristico attraverso cucchiai, carene alate e molto altro. Infine, giusto per non farsi mancare nulla, l’una ha soffiato all’altra il proprio pilota (Jorge Lorenzo), scaricato prima del tempo.

Stiamo ovviamente parlando di Honda e Ducati, regine della MotoGP e molto probabilmente del prossimo Mondiale Superbike come in tanti si aspettano. Il lancio della nuova Panigale V4 ha avuto un impatto enorme sul Campionato delle derivate, tanto che Alvaro Bautista e la Rossa hanno stravolto un copione che in inverno sembrava essere scritto su misura per Johnny Rea. Invece ecco quello spagnolo che non ti aspetti, protagonista della prima parte di Campionato.

Nella stagione del debutto della V4, si è registrato però anche il ritorno della HRC in Superbike. Dopo anni di assenza, il Reparto Corse della Casa giapponese è tornato in pianta stabile nella serie attraverso il team Moriwaki e quello Althea di Genesio Bevilacqua. Fino ad oggi i risultati non hanno proprio sorriso alla squadra di Midori, ma come ben sappiamo questo 2019 è una sorta di anno interlocutorio, dove l’obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero di informazioni e dati in ottica 2020.

Già, perché con ogni probabilità, nella prossima stagione Honda sfoggerà la nuova moto che in Giappone sta nascendo al riparo da occhi indiscreti e che potrebbe essere lanciata in occasione dell’edizione 2019 di EICMA. L’attesa è grande, anche perché se HRC ci ha messo le mani, significa che il progetto è ambizioso e allo stesso mirato a essere vincente.   

In tutto questo mix servirà però un top rider. Già, ma chi? In Superbike l’obiettivo della Casa giapponese è quello di soffiare alla Ducati Alvaro Bautista, rivelazione indiscussa. Sarebbe stato interessante vedere anche Rea sulla nuova moto, ma il quattro volte iridato è vincolato fino al 2020 con Kawasaki. Lo spagnolo invece ha un solo anno e di conseguenza è in scadenza. Di sicuro a Borgo Panigale non vorranno farsi fregare dalla concorrenza, proprio per questo motivo sono già sono iniziate le trattative per garantire la permanenza in casa Aruba del numero 19. Sarà anche vero che la Honda non baderà a spese per investire su un pilota di prima fascia, ma allo stesso tempo il progetto legato alla nuova moto rimane un punto interrogativo. Questo Alvaro lo sa bene. Saltare sulla nuova Fireblade potrebbe anche essere una sfida avvincente, ma il potenziale è ancora tutto da scoprire a differenza di una Ducati V4 che il 19 se l’è cucita su misura.

Nelle prossime settimane Ducati e Bautista cercheranno quindi di trovare un punto di incontro con un eventuale ritocco contrattuale a seguito dei risultati conseguiti in questi primi sette round. L’obiettivo della Casa tricolore è quello di chiudere l’affare entro e non oltre la tappa di Laguna Seca, in programma a metà luglio, in modo da godersi poi una pausa estiva senza troppi pensieri. Honda dovrà quindi muoversi per un ultimo forcing nei confronti dello spagnolo, che sembra però una sorta di Mission Impossibile. La Casa dell’Ala Dorata ha comunque fatto sapere che entro la 8 di Suzuka i piani per il 2020 verranno svelati. Sarà quindi necessario aspettare fine luglio per sapere chi sarà l’eventuale nuovo alfieri della squadra e anche il team con cui la Casa giapponese si presenterà ai blocchi di partenza del prossimo Campionato. Sotto quest’ultimo aspetto, pare scontato il rinnovo della fiducia a Moriwaki in collaborazione con Althea.

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