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SBK, Melandri: "Quando ho confidenza, lotto alla pari con le Kawasaki"

"E' bastato qualche cambiamento per ritrovare belle sensazioni. Per me è stato come mettere le scarpe dopo aver corso scalzo su un asfalto bollente"

SBK: Melandri: "Quando ho confidenza, lotto alla pari con le Kawasaki"

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Marco Melandri sembrava essere finalmente in grado di raggiungere un ottimo risultato in Gara 2 a Misano. Uno scatto perfetto l'aveva proiettato in quinta posizione, alle spalle delle tre Kawasaki di Rea, Ratzatlioglu e Haslam, ed osservando Marco in sella appariva chiaro che le cose fossero destinate ad andare in modo molto diverso rispetto al sabato. Melandri guidava pulito, aveva chiaramente in mano la Yamaha e dopo aver passato di slancio Lowes, sembrava realmente in grado di puntare al podio, soprattutto dopo la caduta di Alvaro Bautista. 

Purtroppo però questa idea è andata letteralmente in frantumi quando Marco, in una staccata alla Quercia, ha forzato troppo la mano fino a perdere l'anteriore della propria R1, rovinando di fatto ogni piano. Da vero professionista, il ravennate è anche risalito in sella, chiudendo in 16a posizione per onore di firma. Questo però non basta a togliere l'amaro in bocca per un podio oggettivamente sfumato quando sembrava ampiamente alla sua portata. 

"Purtroppo non riuscivo a passare Haslam - ha spiegato Marco - sarei potuto scappare con Toprak e Johnny, ma non riuscivo a passare Leon. L’unico punto dove pensavo di poter passare era il Tramonto e dovevo cercare di avvicinarmi il più possibile prima di provarci. L’unico punto per farlo era la staccata della Quercia, ho staccato tardi per avvicinarmi a Leon ma purtroppo ho esagerato. La moto è molto difficile di l’avantreno ed appena ho lasciato il freno posteriore ho perso aderenza e mi si è chiuso l’anteriore".

Qualcosa di buono però c'è stato, oggi sembravi un altro rispetto a ieri.

"Ieri ero in difficoltà. Ma come ho detto non avevo confidenza, non riuscivo a sentire bene le gomme e di conseguenza è come se cammini scalzo sull’asfalto a 60°, fai un po’ fatica a farlo. Poi basta mettere un paio di scarpe e ti senti meglio e magari riesci anche a correre. Per me è andata così, abbiamo sistemato alcune cose sulla moto che mi hanno dato confidenza, permettendomi di muovermi meglio in sella, di fare le traiettorie che volevo e quindi essere molto più consistente. La squadra Yamaha ha fatto un grande lavoro, perché dopo una giornata difficile come quella di ieri nessuno ha smesso mai di lavorare, sperando di poter fare una buona gara anche partendo dal fondo. Abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo, anche se alla fine non siamo riusciti a concretizzare bene". 

Pensi che la R1 abbia fatto dei grandi passi in avanti?

"La Yamaha secondo me è competitiva per giocarsela con la Kawasaki tutte le gare, quindi dobbiamo continuare a lavorare. Per quello che mi riguarda, io imparo qualcosa ad ogni gara. Stiamo continuando a sperimentare, da quando abbiamo cambiato serbatoio alcune soluzioni che prima non mi davano alcun beneficio, adesso hanno cominciato a farlo, quindi è tutto un po’ da rivedere. Per questo è un percorso lungo e non facile". 

Hai trovato una base di assetto più congeniale per te qui a Misano? Potrebbe rappresentare un punto di svolta per la tua stagione?

"Adesso abbiamo solo due gare prima della pausa, quindi quello che ho trovato qui non cambia tanto le cose. Per me sarà importante sfruttare al meglio quello che c’è. Come ho detto, sto rivalutando tante opzioni, quindi ho tanto lavoro da fare. La priorità è partire sempre da dove siamo arrivati oggi, non fare certi errori e magari sfruttare l’esperienza che abbiamo fatto qui per partire al meglio già dal venerdì su ogni pista". 

Sentivi il podio vicino oggi?

"Il podio, visto come ho girato, era alla portata. Salirci era il mio piano, puntavo a restare lì ma ho perso troppo tempo dietro ad Haslam. Secondo me era fattibile e per questo ho sbagliato, perché ho avuto bisogno di passarlo lì in fretta ed era difficile". 

Hai anche fatto una scelta azzardata in ambito gomme.

"Il campionato ormai non lo vinco più, quindi potevo rischiare. Ho fatto le mie valutazioni e secondo me la gomma scelta era la migliore disponibile". 

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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