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SBK, Sykes: "Nel giro di ricognizione ho capito di avere una grande opportunità"

"La moto mi ha regalato grande confidenza, il lavoro di ieri ha pagato. Vedere la squadra felice è una delle ragioni per cui amo correre"

SBK: Sykes: "Nel giro di ricognizione ho capito di avere una grande opportunità"

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Tom Sykes avrà sognato il giorno del suo primo podio con la BMW più volte, ed oggi quel pensiero è diventato realtà. L’inglese ha danzato sull’asfalto bagnato di Misano, regalando alla casa bavarese il suo primo podio dal ritorno in Superbike, in quella che non sembrava la giornata giusta per ottenerlo.

“Ho faticato tanto negli ultimi anni sul bagnato – apre il 66 - ma oggi mi sono divertito e la moto mi ha restituito davvero belle sensazioni. La squadra ha lavorato davvero bene, forse avevo il potenziale per essere anche più veloce, abbiamo trovato un ottimo bilanciamento e questo mi ha aiutato ad essere veloce”.

Il risultato odierno è comunque frutto di un grande lavoro, che Tom sottolinea.

“La giornata di ieri è stata molto produttiva sotto il profilo del lavoro con il team, ci siamo concentrati sull’assetto migliorando notevolmente, e tutto questo lo abbiamo trasferito anche sul bagnato. Nel giro di ricognizione ho sentito grande confidenza, e nei primi giri sono riuscito ad essere efficace grazie ad una particolare confidenza”.

Sykes esulta ma non si dimentica della sua squadra, dedicandogli parole al miele.

“Vedere la squadra felice dopo aver tagliato il traguardo è una delle ragioni per cui amo correre. Siamo una grande squadra che lavora sodo. Ad Imola un problema tecnico ci aveva privato del podio, ma qui ci siamo riscattati e ne sono molto felice”.

Ora non resta che replicare sull’asciutto, che sarebbe la conferma della bontà del progetto BMW

“Ieri avevo un buon passo sull’asciutto con le gomme usate, ma non sai mai prima di correre. Il pacchetto è buono e migliorato: siamo consistenti ma occorre capire se possiamo essere forti sulla durata. In ogni caso se sarà bagnato anche domani, saremo certamente pronti”.

In chiusura il 66 esprime un giudizio sul compagno Reiterberger, che a differenza sua non ha ancora trovato la retta via da seguire.

“Non saprei perché sta faticando, è un peccato perché Markus ha potenziale ma la categoria è difficile, ha bisogno di tempi e riferimenti per capire e migliorare. Siamo alla settima gara all’interno di un progetto totalmente nuovo: io cerco di aiutare con la mia esperienza, e credo che Markus abbia solo bisogno di tempo”.

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