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SBK, Bautista: "Lento sul giro secco, ma veloce sul passo"

Alvaro (3° di giornata a Misano) ha dovuto lottare contro lo scarso grip della pista: "facile fare un errore, siamo tutti al limite. Capiremo i valori reali solo in gara"

SBK: Bautista: "Lento sul giro secco, ma veloce sul passo"

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Alvaro Bautista dice di essere lento, ma è tutto relativo. Perché il pilota di Ducati in verità è stato 2° nel secondo turno di libere a Misano a poco più di un decimo da van der Mark e 3° nella combinata di giornata, con Rea davanti per 8 millesimi. Come al solito, la Panigale V4 (almeno quella guidata dallo spagnolo) è nel gruppo dei migliori e forse anche un passo davanti.

Bautista sa che le gare si vincono con il lavoro più che lottando contro il cronometro in prova ed è esattamente quello che ha fatto oggi. L’asfalto di Misano si è rivelato con meno aderenza del previsto e Alvaro ha lavorato per la gara.

Oggi non sono stato molto veloce sul giro secco, ma riuscivo a essere molto costante e questa sarà la chiave in  gara con questi condizioni e in una pista così esigente per fisico e gomme- spiega - In circuiti come questo, devi lavorare più sul passo che sul giro secco”.

Con 13 piloti in un secondo, i distacchi sono minimi e il pilota Ducati sa il perché.

Oggi le condizioni della pista era complicate, perché l’asfalto era molto scivoloso, non so il perché, forse per il caldo - continua - Al mattino ho faticato molto con le gomme, sia l’anteriore che il posteriore, non riuscivo a essere preciso in entrata di curva e faticavo anche in uscita.
Nel pomeriggio non è cambiato molto, ho solo provato qualche gomma per Pirelli. Oggi non era facile fare un buon tempo, infatti i riferimenti sono lenti pur essendo tutti al limite, infatti in tanti sono caduti
’.

Sembra che domani si dovrà lottare contro lo scarso grip e non commettere errore sarà fondamentale. Alvaro ha imparato la lezione in Spagna un paio di settimane fa.

Devi capire le condizioni della pista e adeguarti - sottolinea - A Jerez, per esempio, in Gara 2 ho fatto un errore perché ho frenato sempre nello stesso punto, ma non avevo tenuto conto del vento che si era alzato: devi arrivare al limite ma non oltrepassarlo”.

Una massima un po' scontata, ma non per questo meno vera. È comunque ancora presto per capire chi potrà giocarsi il podio o la vittoria.

Lo scarso grip può essere un bene o un male, ma è così per tutti, quindi bisogna adattarsi e provare a fare il massimo. Quando si va lenti, tutti possono tenere un buon ritmo, le differenze sono nell'ordine di un paio di decimi, ma vedremo cosa accadrà - non vuole fare previsioni - Nelle prove libere è difficile capire il passo proprio e degli altri, ognuno fa prove diverse su setting e gomme. Alla fine, vedremo il ritmo reale solo in gara: a Jerez pensavo che sabato in gara ci sarebbero stati tanti piloti vicini e invece sono potuto andare in fuga” ricorda.

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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