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Moto2, Alex Marquez: "La MotoGP? Posso aspettare il 2021"

"Il mio sogno è passare il prossimo anno, ma non mi faccio illusioni perché i posti sono pochi. La Honda? Non è detto che debba andare lì solo perché c'è mio fratello Marc"

Moto2: Alex Marquez: "La MotoGP? Posso aspettare il 2021"

Alex Marquez non ha fretta, se non avesse l’occasione giusta per passare in MotoGP nel 2020 potrebbe aspettare senza problemi la stagione successiva. Lo ha dichiarato in un’intervista concessa ad AS, commentando le trattative tra il suo manager Emilio Alzamora e il team Ducati Pramac per l’ingresso nella classe regina.

Sono realista - ha detto Alex - Il mio sogno e il mio obiettivo è quello di essere in MotoGP l’anno prossima ma, essendo realista, non mi faccio molte illusioni perché ci sono pochi posti e perché devono quadrare molte cose. Preferisco non pensarci, perché negli anni scorsi è stato un peso per me, se faccio bene il mio lavoro, Emilio avrà più forza per fare il suo”.

Marquez ha ragione, guardando al 2020, le selle libere sono pochissime: tutti i team ufficiali sono blindati e praticamente anche la maggior parte degli ufficiali, compreso Pramac che quasi sicuramente terrà Miller al fianco di Bagnaia. Resta solo qualche possibilità con Avintia e magari Tech3, almeno di sconvolgimenti improvvisi.

Alex, quindi, potrebbe continuare in Moto2 anche se vincesse il titolo (Zarco aveva fatto lo stesso) per poi mettersi sul mercato per il 2021, quando tutti i contratti scadranno.

Quando fai il passo devi farlo bene - ha spiegato - perché poi è molto difficile tornare indietro. Per me la cosa più importante è il box, le persone che ci lavorano, la famiglia che ci sarà. Firmerei subito per fare un altro anno in Moto2 e poi passare in MotoGP nel 2021. Mi sento molto bene nella mia squadra attuale”.

E in MotoGP quale sarebbe la sua moto preferita? In tanti lo vedono bene sulla Honda, come il fratello, Marc, ma anche in questo senso Alex ha le idee chiare.

Solo perché mio fratello è in Honda non è detto che io debba andare in Honda - ha sottolineato - Ognuno fa la propria strada, ha il proprio stile e cerca di capire quale sia la moto migliore per sé. Sembra che Yamaha e Ducati siano le più facile per un debuttante, la Honda più difficile. Anche la Suzuki va bene. Bisogna vedere quali sono le possibilità e poi decidere”.


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