Petrucci ha evitato per un pelo l’incidente provocato da Marquez a Barcellona e sfruttato il regalo della dea bendata per portare almeno una Ducati sul podio. Per Danilo è il terzo consecutivo e senza dubbio un ottimo risultato per come aveva iniziato il fine settimana. “Sapete cosa pensavo in ufficio prima della gara? Un podio sarebbe come una vittoria, è stato più difficile arrivare 3° oggi che primo al Mugello” confessa.
Il ternano è stato uno spettatore privilegiato della carambola innescata da Lorenzo.
“Lorenzo è stato molto aggressivo, immagino che volesse rifarsi dopo le recenti difficoltà - racconta - Prima di quella curva avevo staccato forte, ma Valentino mi ha passato e anche Jorge era molto veloce. Mi sono detto: se riescono a girare, torno ai box e mi ritiro” scherza.
Ha potuto continuare la sua gara.
“Mi spiace molto per Vinales e Dovizioso, perché non ne potevano nulla - continua Danilo - Alla fine quell’incidente mi ha aiutato, ma è stato un brutto colpo per il team. Erano contenti per il mio risultato, ma non è stato come al solito, posso capirli”.
Petrucci, però, deve guardare a sé e questo risultato non fa bene solo alla sua classifica, ma anche per il rinnovo di contratto.
“Nessuno mi ha parlato di certe cose, magari potrei fargli notare questo podio, può essere un tema di discussione - sorride - In verità, la mia soluzione è semplicemente non pensarci e dare il massimo per cercare di convincerli. Capisco le dinamiche che ci sono all’interno di un’azienda, l’unica cosa è andare avanti senza preoccuparsi. Come dico sempre, non ho ucciso nessuno e se mi manderanno via prenderanno qualcuno di migliore”.
Però Danilo sta meritando di meritarsi la fiducia riposta su di lui lo scorso anno.
“Non avevo mai fatto 3 podi consecutivi in carriera, ma non ero neppure mai stato in una squadra ufficiale - sottolinea - È normale che stia correndo la mia migliore stagione perché sto guidando la migliore moto che abbia mai avuto. Mi sto abituando a certi risultati, è una bella soddisfazione tornare a casa e mettere la coppa sullo scaffale”.
Non è stato facile per Petrucci riuscirci a Barcellona, ma il suo lavoro ha pagato.
“Tutti erano indecisi sulle gomme, anche sullo schieramento, ma io sono stato uno dei primi a scegliere la gomma morbida. Mi sono fidato delle mie sensazioni e ho fatto la scelta giusta - dice soddisfatto - Mi sto impegnando molto per riuscire a essere più dolce con gli pneumatici, cercando di rendere più fluida la mia guida. Quando mi sono trovato 2°, ho capito che avrei cotto le gomme se avessi provato a seguire Marc”.
E allora si è preoccupato di Rins, accreditato come il favorito ieri.
“Staccavo forte per impedirgli di superarmi - conferma - però, quando è riuscito a mettersi davanti a me, ho capito che eravamo sulla stessa barca. In quel momento, ho avuto la certezza che sarei potuto salire sul podio. Poi mi ha passato Quartararo, era un po’ più veloce di me, seguirlo sarebbe stato rischioso e ho preferito accontentarmi”.