Ancora per poco nelle sale e con un successo ormai conclamato sia di critica che di pubblico, il popolare franchise con protagonista l'abilissimo assassino interpretato da Keanu Reeves continua ad alzare l'asticella della qualità nel genere action e non disattende le aspettative del pubblico.
Per quanti non avessero visto i capitoli precedenti, a seguito vi saranno alcuni "spoiler" sugli eventi accaduti nei film precedenti.
Parabellum, questo il titolo del film, prende spunto da una nota citazione latina: "si vis pacem, para bellum" ovvero "se vuoi la pace, preparati alla guerra". Citata da Ian McShane che ritorna nel ruolo di Winston, supervisore del Continental, è il leit motiv di tutto il film, in cui il nostro protagonista, dopo aver violato la zona franca ed aver ucciso Santino D'Antonio (interpretato da Riccardo Scamarcio) nel secondo film, si ritrova ora scomunicato e con una taglia sulla testa,in una società dominata da assassini e famiglie mafiose che gli danno la caccia senza tregua.
Nella affascinante e letale società immaginata dal regista,i nemici si nascondono in ogni angolo ed ogni luogo, e proprio questo dà la possibilità al film di mantenere sin dai primi minuti e per tutto il film un costante e crescente grado di suspense intensità ed adrenalina.
Un film action "puro" intervallato solo dai carismatici dialoghi di personaggi già conosciuti come Winston (Ian Mcshane), King(Laurence Fishburne)e Charon (Lance reddick), e personaggi nuovi come la Ex-fiamma Sofia (Halle Berry), il Berrada (Jerome Flynn, il Bronn del trono di spade) e la Direttrice del balletto russo (Angelica Huston).
Se il cast quindi è di altissimo livello, la vera protagonista è però l'action vera e propria.Che sia Tra inseguimenti a cavallo nel traffico di New York, inseguito da motociclisti giapponesi muniti di Katana o all'interno di tranquille biblioteche, Keanu Reeves si dimostra ancora una volta padrone di un genere che gli calza a pennello come gli eleganti abiti che indossa. Le coreografie e gli stunt la fanno da padroni per tutta la durata del film, senza esplosioni assordanti o incessanti sparatorie, piuttosto una conferma di ciò che ha reso il franchise così popolare: le arti marziali, i corpo a corpo con armi "improvvisate", la fisicità della lotta, la fatica ed il dolore delle ferite rendono il film un gioiello per gli amanti del genere che non potranno rimanere delusi.
Tuttavia, non è un film senza una trama, la storia prosegue. Il finale aperto lascia presagire un futuro roseo per il franchise e i fan più accaniti dell'attore che veste i panni del più forte e noto assassino dell'universo di Stahelski non potranno far altro che uscire dalla sala avidi di un sequel per un franchise che oramai sembra avere tutte le carte in regola, tra cast trama e qualità di produzione, per fissare i nuovicanoni del genere action.