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MotoGP, Miller:”In Ducati sto bene, ma non accetteró retrocessioni”

Jack: “Ducati deciderà fra breve. Il mio apprendistato è finito e per battermi con i big merito il team ufficiale”

MotoGP: Miller:”In Ducati sto bene, ma non accetteró retrocessioni”

Presente e futuro, non manca nulla nella mente di Jack Miller. Dopo la caduta di dieci giorni fa al Mugello, c’è fame di riscatto da parte dell’australiano sul tracciato spagnolo. L’alfiere Pramac non vuole tradire le attese su una pista dove Ducati ha vinto nelle ultime due edizioni.

“L’ultimo round del Mugello è stato un vero peccato – ha ricordato Jack – purtroppo sono finito a terra mentre ero in lotta con Rins, ho cercato di passarlo all’interno, ma una volta rilasciato il freno la gomma è scivolata e io sono finito a terra. Peccato, però dobbiamo guardare oltre”.

Come detto, a Barcellona, Ducati ha dettato legge negli ultimi due anni.

“Marc è sempre stato veloce qui, ma anche le Yamaha me le aspetto competitive. La Ducati può fare affidamento su una grande velocità di punta, ma allo stesso tempo la Honda è cresciuta particolarmente in termini di competitività sotto questo aspetto”.

Tra le insidie non manca poi la Suzuki

“Al Mugello mi sono ritrovato in lotta con Rins ed ero abbastanza felice di essere nel gruppo dei migliori. La Suzuki mi pare sia molto migliorata per quanto riguarda la gestione delle gomme e ha dimostrato di essere competitiva”.

In questa stagione Jack sta cavalcando la GP19 proprio come Dovi e Petrucci. Il gap dalle le due moto factory però rimane.

“Devo dire che la mia GP19 e quelle di Dovi e Petrux sono abbastanza simili. Lo scorso anno invece erano un po’ diverse le nostre Ducati da quelle ufficiali. Adesso invece si sta avvicinando molto il nostro livello al loro. Non ho dovuto nemmeno cambiare il mio stile per la GP19, anche se ci sono alcune componenti diverse. Qua a Barcellona avrò comunque alcune novità e sono curioso di vedere le sensazioni”.

A soli 24 anni Jack Miller sogna da grande per il futuro.

“Il mio obiettivo è quello di essere il numero uno. Personalmente penso di aver terminato il mio apprendistato e di aver bisogno di una moto con la squadra ufficiale per lottare con i big. Il livello della MotoGP si è alzato e bisogna essere sempre al passo. Al momento la mia moto è competitiva, rispetto a quelle ufficiali cambiano alcuni aspetti, come ad esempio le geometrie, dato che a Jerez ho dovuto apportare alcune modifiche”.

Intanto la mente di Jack è focalizzata sul round catalano.

“Già dalla prima sessione dovrò cercare di lavorare per migliorare ed essere competitivo. L’obiettivo principale è quello di essere da subito della Q2. Nelle ultime gare ho faticato molto a ottenere questo risultato. Dovrò poi concentrarmi sul passo gara. Se guardiamo ad esempio Marc lui si focalizza molto sul ritmo per caprine il potenziale in vista della domenica. Magari facendo così c’è il rischio che perdi una sessione per fare tutte le valutazioni, ma il suo metodo è sicuramente interessante”.

A Barcellona c’è poi il mercato a tenere banco. Il suo contratto scade infatti a fine stagione.

Credo che Ducati deciderà cosa fare questo o il prossimo fine settimana. Al momento la situazione non è ancora chiara. Di sicuro sono felice di dove sono, dato che la Ducati è una grande Casa ed essere in questo team mi dà motivazioni extra. Ovvio che però non sono disposto ad accettare eventuali “retrocessioni” dopo due anni con Pramac”

Miller punta dritto al team ufficiale.

“Al momento non ci sono grandi alternative sul mercato. Io penso di essere migliorato e allo stesso tempo meritarmi il passaggio nella squadra ufficiale. Proprio per questo credo che in Ducati comprenderanno la mia situazione. Con questa moto sono riuscito ad arrivare sul podio in occasione del round di Austin, dimostrando la mia competitività. Penso che essere in un team ufficiale sia una grandissima opportunità”.

Come sottolineato da Jack, al momento non sembrano esserci grandi alternative guardandosi attorno.

I contratti dei big scadono nel 2020. C’è la Suzuki, ma anche la Yamaha con Vinales e un punto interrogativo lo metto anche su Lorenzo. Vediamo quindi cosa accadrà”  

Audio raccolto da Matteo Aglio

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