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MotoGP, Marquez: "Petrucci può vincere ancora, non credo rinuncerà"

"Sia lui che Dovi sono in lotta per il mondiale, non credo nell'alleanza. Il viaggio di Lorenzo? Non mi preoccupa, penso al mio lato del box"

MotoGP: Marquez: "Petrucci può vincere ancora, non credo rinuncerà"

Superato senza perdite uno dei weekend sulla carta più difficili, Marc Marquez può ora godersi la sua gara di casa. Lo spagnolo arriva a Barcellona forte dei 12 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso, ma è ben consapevole dell’obbligo di mantenere alta la guardia.

“Sono contento di arrivare in questa situazione al Gran Premio di casa. Negli ultimi anni la Ducati si è dimostrata veloce qui a Barcellona – spiega - e sono sicuro lo sarà anche quest’anno, io voglio dare il massimo e lavorare per salire sul podio la domenica. Ovviamente se avessi la possibilità di vincere ci proverei, sarà bello in ogni caso correre davanti ad amici e famigliari”.

Del resto le minacce alla leadership del 93 non mancano, a cominciare dalla possibile alleanza in casa Ducati tra Dovizioso e Petrucci.

“Non credo in una alleanza perché per me entrambi si giocano il titolo, sono veloci e temibili avversari, penso inoltre che sia difficile per un pilota capace di vincere come Petrucci non farlo di proposito. In ogni caso devo continuare ad essere veloce come nelle precedenti gare, ho grande fiducia e questo è l’importante”.

Chi invece non rappresenta una minaccia per il titolo ma sta cercando di risalire è il suo compagno di team Jorge Lorenzo, fresco di viaggio al quartier generale Honda.

“Non mi preoccupa il viaggio di Jorge, io mi concentro sul mio lato del box ed è normale che tutti i piloti vogliano una moto migliore e diano i loro consigli agli ingegneri per migliorarla. Lorenzo è una delle persone con il più alto ego che io conosca, confida in se stesso e non perde la speranza. È in un momento difficile ma quello che importa a me è che la Honda stia davanti. Dream team? Per esserlo occorre conquistare la tripla corona (titolo piloti, costruttori e team ndr) – sottolinea - cosa che al momento pare difficile, ma mancano ancora tante gare”.

Preoccupazioni a parte Barcellona è pur sempre il Gran Premio di casa per Marc, che per l’occasione sfoggerà un casco speciale.

“Ho deciso di utilizzare un casco nuovo perché negli ultimi anni ho usato sempre lo stesso, mi piace molto il risultato e spero porti fortuna. Alla fine tutto dipende dal risultato in gara: se la gara andrà bene il casco è promosso, se va come ad Austin è bocciato (ride ndr)”.

Il Montmelò rimane uno dei tracciati più belli del calendario, del quale Marc ha una profonda conoscenza e sul quale magari avrebbe avuto piacere di sfidare un determinato pilota del passato.

“Forse il punto più tecnico è l’ultimo settore, dove si guadagna molto anche in termini di tempo sul giro e per il quale devi sistemare l’assetto. Quest’anno ho più potenza e la cosa potrà aiutarmi – analizza - anche più che al Mugello dato che ci confronteremo con due lunghi rettilinei: maggiore potenza vuol dire a volte minor trazione, cosa molto utile nelle curve ampie di questa pista, quindi staremo a vedere. Se dovessi scegliere un pilota del passato con cui lottare direi Mick Doohan: era un pilota veloce ed aggressivo, molto forte nei duelli uno contro uno”.

 

 


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