La rincorsa di Andrea Dovizioso a Marc Marquez riparte da Barcellona, una pista che nelle ultime due edizioni ha visto la Ducati trionfare. I presupposti sono quindi dei migliori, occhio però al 93 della Honda, che negli ultimi 18 GP soltanto tre volte non è andato a punti, mentre nelle rimanenti è sempre salito sul podio.
“Perché mi dovete dire queste cose, io non le guardo mai, non mi fa piacere – ha esordito scherzando Dovi – questo è uno degli aspetti che Marc ha migliorato. Ha iniziato ad utilizzare di più la testa, facendo meno errori. Contro di lui è impossibile avere strategie o piani, dato che stiamo sempre spingendo al limite. Devi cercare di fare sempre la scelta giusta, perché se fai strategie significa avere del margine, ma al momento non è così. La stagione è lunga e bisogna quindi trovare qualcosa”.
Trovare qualcosa per riuscire a battere Marquez, è il sottinteso.
"Essere a 12 punti da Marc a questo punti del campionato è positivo, sono più costante rispetto alla scorso anno - vede il bicchiere mezzo pieno - Però voglio tornare a vincere, bisogna riuscirci per potere lottare per il campionato contro Marquez, che anche nelle giorante difficili va sul podio. Barcellona è una bella pista, credo che saremo competitivi ma il comportamento delle gomme, diverse rispetto al passato, e le temperature influenzeranno molto le prestazioni" avverte.
L’attenzione si sposta poi su quella che sarà l’unione con Petrucci contro il nemico comune.
“Aspettiamo di capire quale sarà il nostro livello - in questo fine settimana - Inoltre dovremo vedere quanto saremo competitivi anche nelle prossime piste, dato che in passato è andata diversamente”.
Per rilassarsi dopo la mezza delusione del Mugello, il Dovi si è impegnato nel DTM con l'Audi e ha passato una giornata sulla moto da cross con Petrucci e Rossi.
“È stata una cosa casuale - spiega l'uscita con il Dottore - A inizio stagione me l'avevo proposto, ma non pensavo che riuscissimo a organizzarci, anche perché tante persone del suo staff non vogliono che si alleni con la moto da cross, dopo l'infortunio. Invece siamo riusciti a trovare una data per girare insieme. Il problema è che non c'è niente di semplice quando organizzi qualcosa con Valentino - scherza - Magari arrivi alle 13, mentre lui arriva alle un paio d'ore dopo e va a finire che ti ritrovi a scambiare due parole solo a fine giornata mentre bevi una birra. Non lo definirei un vero allenamento, ma una giornata divertente passata insieme".
Andrea viene dal cross e quando mette le ruote in fuoristrada ha bisogno di avversari al suo livello.
“Sì, cerco piloti che abbiano un passo simile al mio, come Danilo - spiega - Inoltre non è semplice trovare piste preparate nel migliore dei modi, ma la scorsa settimana è andata bene, c’erano anche alcuni piloti che corrono nel Mondiale ed è quindi stata utile girare con loro”.
L’ultima battuta riguarda l’esperienza nel DTM.
“Mi ha sempre affascinato il mondo delle auto, ma soprattutto un campionato come quello, molto professionale e con grandi investimenti alle spalle - spiega Dovi - Le auto sono dei veri prototipi, veloci e molto divertenti da guidare, ma anche tanto complicate. Non so quanti bottoni dovevo schiacciare, inoltre dovevo parlare con il box e il mio livello di inglese non mi ha aiutato di certo - scherza - Ho avuto poco tempo e tante cose da imparare, ma mi sono veramente divertito” .
Audio raccolto da Paolo Scalera