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Caricasulo: SBK? Non ci penso, prima voglio vincere in SSP

Il vincitore di Jerez: "E' stata una bella rivincita dopo Imola, non ho commesso errori. Lottare con il mio compagno è un vantaggio, posso studiarlo al meglio"

SBK: Caricasulo: SBK? Non ci penso, prima voglio vincere in SSP

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Se in Superbike la contesa per il titolo sembra oramai chiusa, in Supersport per l’ennesimo anno lo spettacolo ed i duelli non mancano. Arrivati al giro di boa della stagione però una squadra pare avere in mano le redini della categoria: parliamo del team Evan Bros., che con i sui due alfieri Federico Caricasulo e Randy Krummenacher occupa i primi due posti della classifica mondiale.

A Jerez è andata in scena un’altra gara thriller, che ha sorriso a Caricasulo. Il 23enne di Ravenna, alla sua quarta stagione in categoria e campione italiano SSP nel 2014, ha centrato così la sua seconda vittoria in campionato rilanciandosi in classifica generale.

“E’ stata una gara lenta e molto tattica – spiega - pensavo che Randy (Krummenacher ndr) avesse mantenuto il ritmo alto per strategia ma ho scoperto che ha avuto dei problemi alle braccia, così si è creato un folto gruppo di testa. Sapevo sia di avere qualcosa in più sia che il mio compagno sarebbe stato l’avversario più temibile, così nel finale ho cercato di allungare e di frapporre qualche pilota tra me e lui: ci sono riuscito ed a quel punto ho compiuto gli ultimi due giri come fossi in qualifica. Sono contento perché non ho sbagliato praticamente nulla ed ha pagato”.

Una vittoria che ha anche il sapore di rivalsa, dato che un problema sul finale aveva impedito al 64 di giocarsi davvero il successo con il suo compagno di squadra. Una sfida in famiglia che promette scintille e gare mozzafiato, con soli 17 punti a separare i due contendenti.

“E’ stata una bella rivincita questa vittoria. A Imola avevo in mente più o meno la stessa strategia attuata oggi – confessa - ma è andata diversamente. Lottare con il mio compagno invece che un pilota di un altro team per me è meglio in realtà: posso studiare lui e i suoi dati, quindi può essere solo che un vantaggio”.

“Carica” è l’ennesimo prodotto del fiorente vivaio di piloti romagnoli, e certamente può beneficiare di una vasta quantità di compatrioti con cui allenarsi e confrontarsi, tra i quali Marco Melandri.

“Mi alleno spesso con Marco, anche se lui vive in montagna. A casa ho un preparatore atletico che mi segue, e appena posso vado in pista a girare: io e molti piloti delle mie zone abbiamo creato un bel gruppo, ci alleniamo spesso con la R3 nei kartodromi”.

Impossibile poi non parlare di futuro. Il 64 è senza dubbio una dei candidati al passaggio in Superbike, cosa alla quale cerca però di non pensare.

“Sicuramente questo momento è parte di un percorso, che non prevede di rimanere a vita in Supersport. Attualmente comunque penso al presente ed a cercare di vincere, una volta completati gli obiettivi qui penserò al futuro, penso si debba vincere in una categoria prima di passare in una superiore. Ci sono tanti fattori in ballo - racconta - l’età ad esempio, ma non ci voglio pensare: ora mi trovo in un team ed in una situazione ottima, voglio fare di tutto per sfruttarla e ottenere dei risultati”.

Restando in tema futuro, tra meno di due settimane è tempo di tornare in pista un’altra volta. La lotta si sposta a Misano, pista dove l’anno scorso Federico conquistò la vittoria.

“Lo scorso anno sono andato a forte, ma come sempre sarà una gara a sé dato che ad Imola ero veloce ma non è andata come volevo. La cosa più importante sarà partire con calma e bene sin dal venerdì, con lo stesso approccio tenuto sino ad oggi. I tanti amici che verranno saranno una spinta ulteriore – conclude -ma occorre restare concentrato”.

 

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