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SBK, Rea: Ho accettato la punizione di Gara 1, ma è stata una sceneggiata

"Quella curva ha visto accadere cose simili nel passato. Non c'era malizia nella mia manovra di ieri con Lowes. Sono un pilota ed ha prevalso l'istinto. Spero che la FIM d'ora in poi sia costante nei giudizi"

SBK: Rea: Ho accettato la punizione di Gara 1, ma è stata una sceneggiata

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Domenica dura per Rea a Jerez ma non come il sabato impossibile di ieri.

Johnny non ha vinto nella Superpole Race - nonostante una formidabile rimonta compiuta - ed ha ottenuto il secondo posto in Gara 2, senza approfittare della caduta di Bautista. Nemmeno a Jerez il cosiddetto "cannibale" non ha mangiato gli avversari come faceva nel recente passato.

Probabilmente il mio passo oggi era più veloce di quello mostrato nella gara di sabato - ha spiegato Rea - abbiamo migliorato il set up della moto tra ieri ed oggi. Specialmente nelle curve veloci avevo più  confidenza ed ero in grado di stare con la Yamaha nell’ultimo settore. In alcuni punti eravamo vicino a Van Der Mark o anche più veloci, ma perdevamo in accelerazione. Oggi siamo stati consistenti, finendo due gare in ottime posizioni ed io ero a posto fisicamente e mentalmente”.

Nei test invernali hai dominato, in questo weekend no. Cosa è cambiato?

Qui siamo stati forti in inverno nei test, con diverse condizioni climatiche e di pista. La riasfaltatura ci ha costretto a rivedere l’assetto della moto, abbiamo lavorato molto a Misano per trovare nuove soluzioni. Ieri perdevo tempo e metri in accelerazione. Qui usiamo solo cinque marce, ma non è bastato per tenere il passo dei rivali. Per colmare il gap ho dovuto stressare la moto in frenata ed in curva. Dovremo continuare a lavorare, prendendo ciò che di buono la Kawasaki ha, è stato un weekend duro per noi”.

Yamaha è migliorata o Kawasaki ha provato a ritrovare la giusta direzione nei confronti di Ducati perdendo la strada?

Nessuna delle due ipotesi. Sono stati i piloti Yamaha a fare la differenza con la loro guida. Alex e Michael sono progrediti tanto quest’anno, in particolare nel giro veloce. Lo avevo detto lo scorso anno come le R1 fossero, in determinate situazioni, le moto migliori, quest’anno vanno forte e sono molto competitive. Noi dobbiamo ancora migliorare, non tanto da parte mia, ma la moto. Le nuove gomme Pirelli sono diverse, io sto provando ad adattarmici. Quando occorre guidare stop and go posso prendermi dei rischi. Però devo fare attenzione nelle curve veloci”.

Oggi le acque erano più calme dopo il maremoto di ieri. Pungolato sulla penalizzazione ricevuta, Johhny ha detto la sua.

"devo accettare la decisione. Se io non avessi fatto quella mossa, Alex non sarebbe caduto. Io sono un pilota ed il mio istinto mi ha suggerito di provarci. La punizione non era riferita all’intenzione, perché io non volevo buttare giù Lowes. Non c’era malizia nella mia manovra, io sentivo che potevo colmare lo spazio tra la mia Kawasaki e la Yamaha, sfortunatamente non è andata così. In quella curva nel passato abbiamo visto situazioni del genere, questi esempi ed il mio sono significativi di ciò che può accadere in quel punto del tracciato. Spero che la FIM sia costante nelle proprie decisioni da oggi, perché ora abbiamo nuova persona nella giuria, che mi ha detto di aver ricevuto forti pressioni dal team manager Yamaha. Mi dispiace molto di come sia finita la gara di ieri. Speravo profondamente dal punto di vista umano che non avrei mai compiuto una manovra del genere, ma io sono un quattro volte campione del mondo, quindi, se avevo un gap da colmare, ci provo. Questa sanzione ricevuta mi ha tolto brillantezza, ora devo lavorare per ritrovarla”.

Non ti è apparso strano che la decisione sia stata presa ore dopo la fine della corsa? Yamaha ha protestato e poi è arrivata la penalizzazione.

La Direzione Gara ha rivisto la corsa, dopo che i risultati sono stati messi sotto investigazione. All'inizio erano d’accordo e volevano confermare l’ordine d’arrivo. Strano, ma devo accettarlo, eravamo nel meeting molto tranquilli, non c’era nulla da dire, non posso criticare i fatti accaduti, Alex ha perso la gara dopo il contatto, ma queste sono le corse. Non c’era nessuna cattiva intenzione da parte mia. Sinceramente, lasciando stare Lowes e tutto ciò che è successo, tutto il resto è stata una sceneggiata. Non voglio dimenticare il giorno di ieri, ho scritto un messaggio privato ad Alex per calmare le acque e lui era frustrato per lo zero, ma ha capito il punto di vista del pilota, vissuto da entrambi nel passato”.

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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