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SBK, Rea lancia la sfida: “Spero ci sia la battaglia con Bautista in Gara 1”

"In questo inizio di Campionato non è mai capitata ma questa potrebbe essere la volta giusta. La Kawasaki dopo i test di Misano è trasformata"

SBK: Rea lancia la sfida: “Spero ci sia la battaglia con Bautista in Gara 1”

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È uscito allo scoperto nel pomeriggio, portando la propria Kawasaki in terza posizione, alle spalle della Ducati di Alvaro Bautista e della Yamaha di Michael van der Mark. Quello che inizialmente sembrava essere un venerdì tutto in salita per Johnny Rea, alla fine se si è trasformato in una giornata che per certi versi ha restituito la retta via da seguire al Cannibale.

Già, perché il nordirlandese è riuscito a ridurre il proprio gap, portandosi a soli tre decimi dalla Ducati con il numero 19.

Purtroppo stamani abbiamo faticato più del previsto, soprattutto con l’assetto della moto – ha esordito Rea – al pomeriggio siamo invece riusciti a trovare un assetto che mi rendesse più competitivo in frenata e così è stato. Tra l’altro ho avuto l’occasione di provare anche tutte le gomme a disposizione, consapevole che la gestione in gara sarà fondamentale”.

In questa prima parte di stagione è mancato un vero e proprio testa a testa con Bautista. Pensi possa essere l’occasione giusta.

Spero proprio ci sia battaglia. Lo dico per me, ma anche per Alvaro così come per tutti gli appassionati della Superbike. Purtroppo ad oggi è mancato un vero e proprio duello tra di noi e speriamo sia questa l’occasione. Qua a Jerez ho vissuto emozioni contrastanti in passato, l’ultima volta ho vinto, poi sono arrivato sul podio. Vediamo cosa accadrà sabato pomeriggio”.

Johnny, nei test di Misano sei stato il più veloce di tutti al giovedì. Quanto è cambiato la Kawasaki.

“Abbiamo apportato dei cambiamenti che per certi versi possono essere considerati piccoli, invece sono grandi. Innanzitutto ci siamo concentrati sull’anteriore e la mia posizione in sella alla moto, cambiando le geometrie e quindi trasformandola" Grazie al lavoro del mio team il manubrio ora è molto più vicino al corpo, inoltre anche la posizione delle pedane è stata cambiata. Direi che la Kawasaki è stata un po’ rivoluzionata”.

Ora hai più consapevolezza?

Quella non è mai mancata. Durante questa stagione abbiamo faticato in più occasioni, ma non ci siamo mai abbattuti. In Thailandia e Australia abbiamo sofferto, proprio come ad Aragon. Ad Assen sono invece salito sul terzo gradino del podio. A Imola però siamo riusciti a ritrovare delle ottime sensazioni, soprattutto nella parte finale del tracciato, dove con la moto riuscivo a fare ciò che volevo”.

Un’ultima battuta: cosa pensi della presenza di un altro pilota MotoGP come Redding nel Mondiale SBK. Come sappiamo correrà a Donington.

“Penso che avere un pilota così forte sia utile per questo paddock. Più di tanto non voglio però dire. Vedremo cosa accadrà”.    

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