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SBK, FP1: Le Yamaha di van der Mark e Lowes mettono in riga Bautista

A Jerez comandano le due R1, 4° Melandri alle spalle di Alvaro, 5° Rea che incassa oltre mezzo secondo dalla vetta, 11° Davies seguito da Baz

SBK: FP1: Le Yamaha di van der Mark e Lowes mettono in riga Bautista

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È solo la prima sessione di libere, ma per quanto visto le Yamaha hanno pensato bene di fare sul serio. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato di vedere tre R1 nei primi quattro posti. Probabilmente nessuno! Invece ecco Michael van der Mark fare la voce grossa nel corso del turno inaugurale, grazie al crono di 1’39”654. All’ultimo tentativo disponibile l’olandese ha tirato fuori dal cilindro il riferimento della sessione, precedendo il compagno di squadra Alex Lowes di soli 185 millesimi.

Il team Pata non poteva quindi aspettarsi di più da questo inizio a Jerez e le competitività della moto giapponese è confermata dal quarto posto di Marco Melandri (+0.376), distante poco più di tre decimi dalla vetta. Non male come iniezione di fiducia per il romagnolo, che in Spagna scende in pista con il nuovo serbatoio provato la scorsa settimana in occasione dei test di Misano.

In una mattina dove il colore blu brilla sulla pista iberica, non possiamo ovviamente dimenticarci del primo della classe, ovvero Alvaro Bautista. Fino a pochi minuti dal termine della sessione c’era proprio l’alfiere Aruba davanti al gruppo, poi van der Mark e Lowes l’hanno regolato al terzo posto con un gap di soli due decimi dalla vetta (+0.221). Il pilota della Panigale è stato colui che ha svolto il maggior numero di giri, per l’esattezza ben venti, proprio come l’olandese del team Pata, faticando però nel tratto centrale del circuito dove ha accusato qualche decimo di troppo.

Come si evince dalla classifica, i distacchi tra i primi quattro sono contenuti, mentre aumentano dal quinto posto a scendere. È il caso di Johnny Rea (+0.636), che al termine della FP1 incassa sei decimi dalla vetta, con lo stesso distacco al millesimo di Michael Rinaldi. Forse il Cannibale ha preferito rimanere nascosto, evitando di rincorrere a tutti i costi il cronometro. Sta di fatto che il distacco è di quelli che non passa inosservato.

È andata addirittura peggio a Chaz Davies, sprofondato a un secondo dal proprio compagno di squadra (11°, +1.271). Il gallese della Ducati resta tra l'altro fuori dalla top ten, seguito dalla Yamaha della new entry Loris Baz, alla prima apparizione in questo 2019 con la R1 del team Ten Kate (+1.303) dopo i test di Misano. A quanto pare Chaz non è ancora riuscito a trovare la giusta direzione da seguire e lo stesso discorso vale per le Honda di Takahashi e Kiyonari, appaiate in 15^ e 16^ posizione.

Tornando ai piani alti della classe, da registrare il settimo crono di Leon Haslam (+0.685), incalzato a meno di un decimo dalla Kawasaki del turco Razgatlioglu, poi la BMW di Tom Sykes, che come ricordiamo si è presentata a Jerez con qualche novità in termini di telaio, rinviando il nuovo motore a Misano. In fondo al gruppo la Ducati di Bridewell.

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