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SBK, Honda vuole Bautista sulla nuova CBR

Ieri è apparsa e poi misteriosamente scomparsa sul sito SBK una notizia sul passaggio di Zarco nelle derivate di serie con HRC

SBK: Honda vuole Bautista sulla nuova CBR

Si dice che le leggende contengano un fondo di verità, anche quelle relative al motociclismo. Ai più  attenti, ieri non sarà sfuggito un tweet del profilo ufficiale del campionato SBK che rimandava a un articolo sul proprio sito. Il tema? Zarco pronto a passare nelle derivate di serie con Honda. Una vera bomba, infatti il cinguettio è scomparso velocemente insieme all’articolo a cui rimandava.

Difficile pensare che Johann, dopo una manciata di gare non andate bene con la KTM, pensi di dire addio alla MotoGP per le derivate di serie, ma è vero che Honda per il 2020 punta in altro.

Quest’anno HRC si è nuovamente affacciata nella SBK, coinvolgendo direttamente i suoi uomini. Bastava guardare le facce nel box durante gli ultimi test per riconoscere dei tecnici impegnati nella MotoGP. Per i giapponesi questa è semplicemente una stagione di avvicinamento, utile per raccogliere dati e capire che aria tiri, per poi sferrare il colpo decisivo.

Honda non si è mai accontentata di partecipare e non lo farà nemmeno in SBK. Intanto la nuova CBR (o come si chiamerà) è già pronta e sta girando al riparo dagli occhi indiscreti in Giappone. La moto attuale non è al livello della migliore concorrenza, i giapponesi ne sono ben consapevoli e hanno già messo in pista la sua evoluzione.

Una moto nuova non basta, serve chi la guidi e a Tokyo vogliono per il 2020 un top rider. Se volessero pescare in SBK dovrebbero puntare su due nomi: Jonathan Rea e Alvaro Bautista. Il primo però ha un contratto già  firmato con Kawasaki fino al 2020, rimane quindi lo spagnolo.

Alvaro, infatti, ha solo un contratto annuale con la Ducati, che gli lascerebbe una porta aperta per il ritorno nel motomondiale. Bautista vorrebbe correre in MotoGP, ma posti in quel campionato non ce ne sono. Visto come sta andando questa stagione, un rinnovo con la Rossa sembrerebbe l’opzione più probabile ma lo spagnolo pretenderebbe (giustamente) un ingaggio che tenga conto dei suoi risultati. Un po’ come era successo a Dovizioso, che l’anno scorso aveva messo sul piatto le sue vittorie per ottenere un ingaggio al rialzo.

Honda, quindi, per Alvaro avrebbe spazio di manovra. Certamente la nuova moto sarebbe un incognita, ma gli yen potrebbero convincerlo alla nuova avventura.

Se con Bautista non andasse in porto, allora bisognerebbe guardare altrove e non rimane che la MotoGP. Anche lì la situazione non è semplice, perché la maggior parte dei piloti sono blindati fino al termine del 2020, ma qualcosa potrebbe sempre accadere. Come un divorzio tra KTM e Zarco, che non è una notizia ma solo una (remota) possibilità.


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