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SBK, Beatriz Neila: “Tifavo Marquez, ma l’ho tradito con Rossi"

Parla la prima ragazza del VR46 Master Camp: “Valentino è un diamante, sarei disposta a lasciare la Spagna pur di allenarmi con l’Academy”

SBK: Beatriz Neila: “Tifavo Marquez, ma l’ho tradito con Rossi

La sua presenza non è passata certo inosservata, anche perché è stata la prima ragazza a prendere parte al VR46 Master Camp, ovvero il progetto dedicato ai giovani promosso da Yamaha in collaborazione con l’Academy di Valentino Rossi. Lei a Beatriz Neila, spagnola di 17 anni, nata a Madrid, attualmente impegnata nella SuperSport300 con i colori MS Racing.

Circa due settimane fa ha fatto tappa a Tavullia, insieme ad altri ragazzi impegnati nel programma bLU cRU Challenge, promosso dalla Casa dei Tre Diapason. Nella settimana trascorsa in Italia, Beatriz ha avuto modo di conoscere alcuni piloti dell’Academy, ma soprattutto incontrare il suo mito, ovvero Valentino Rossi.

La sera prima di incontrare Rossi non ho nemmeno dormito  - ha esordito Beatriz – continuavo ad aprire gli occhi per vedere quanto mancava all’ora che dovevo alzarmi. Poi finalmente è arrivata mattina ed è iniziata la nostra avventura”.

Sei stata la prima ragazza presente al Master Camp in mezzo a tanti maschietti.

“Penso di essere stata molto fortunata, perché questa è una di quelle occasioni che capitano poche volte nella vita. Nella mia esperienza al Camp ho ricevuto tanti consigli da parte dei ragazzi dell’Academy e ovviamente da Valentino per migliorarmi in pista”.

Pare tu sia una grande fan di Rossi.

Magari può sembrare strano, ma a dir la verità prima lo ero di Marquez (sorride)”.

Davvero? Come mai hai tradito Marc per il Dottore?

Beatriz scherza con Valentino Rossi al Ranch: "Vale è un diamante", ha detto

Perché Valentino è un qualcosa di unico. Io lo ammiro soprattutto per quello che ha fatto con l’Academy, ovvero aver dato a dei giovani ragazzi la possibilità di crescere e migliorare la propria tecnica. Magari molti di loro non se ne rendono conto, ma sono super fortunati”.

Se ti dico Rossi cosa mi rispondi?

“Per me Valentino è un diamante, un qualcosa di unico. Solo il fatto di averlo di fronte e ascoltarlo è speciale. È come se fosse un secondo papà, ma nelle moto, che sa consigliarti e aiutarti. Per me quell’esperienza è stata speciale e io sono pronta anche a trasferirmi a Tavullia pur di allenarmi con tutti i ragazzi dell’Academy”.

Tra poche settimane ci passerai vicino, in occasione del round di Misano.

Davvero? Non sapevo che la pista fosse vicina a Tavullia. Sarebbe bello poter fare un giro di nuovo”.

Prima hai citato i ragazzi dell’Academy. Chi ti ha colpito?

Loro sono grandi piloti, ma soprattutto persone simpatiche che ridono e scherzano. Ricordo ad esempio Antonelli, ma anche Franco Morbidelli, un giovane che in MotoGP sta facendo delle grandi prestazioni”.

Come mai hai preferito le moto alle bambole?

“Quando ero piccolo guardavo spesso la tv e un giorno ho messo su un canale dove trasmettevano una gara. È stato un colpo di fulmine, infatti mi sono detta: “anch’io voglio correre”.

Alla fine ci sei riuscita.

Vero, però so che la strada è ancora molto lunga e ci vogliono impegno e sacrifico. Io ho iniziato all’età di otto anni con le minimoto, poi ho corso nella Copa Honda, poi la Red Bull MotoGP Rookies Cup, il CEV e infine eccomi qua nella SSP300”.

Ci sono anche altre ragazze in questa categoria. Com’è il rapporto con Maria Herrera e Ana Carrasco?

“Sono due ragazze molto veloci e credo siano un punto di riferimento per me, in modo da crescere e migliorare. Anche se con Ana siamo rivali in pista, c’è un bel rapporto fuori dal tracciato, infatti spesso ci sentiamo”.

Un’ultima battuta: qual è il sogno nel cassetto?

“Correre in MotoGP (sorride)”  

 

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