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MotoGP, Petrucci orgasmico al Mugello piega Marquez e Dovizioso

Vittoria all'ultimo respiro per Danilo che centra il primo trionfo nella classe regina, 4° Rins, domenica nera per Rossi finito a terra, out anche Morbidelli e Bagnaia

MotoGP: Petrucci orgasmico al Mugello piega Marquez e Dovizioso

Un anno fa di questi tempi, quando la Ducati ufficializzò il suo passaggio nel team Factory, non erano mancati i dubbi, così come gli interrogativi e le polemiche. Già, perché quel testimone lasciato da Jorge Lorenzo sembrava essere troppo pesante da raccogliere per Danilo Petrucci.

Eppure, nonostante le difficoltà, le critiche, e i bocconi amari da mandare giù, Danilo Petrucci non si è voluto arrendere. Di sicuro il pilota fino a quel momento non aveva mostrato le stimmate del campione, ma dentro di sé aveva una sola richiesta o pensiero: “lasciatemi provare, poi criticatemi se necessario”.

Un anno dopo il trionfo di Lorenzo al Mugello, la storia si è ripetuta.

Già, perché Danilo è riuscito a cogliere quella prima vittoria in carriera nella classe regina, a lungo inseguita e più volte sognata. Questa volta però i sogni lasciano spazio alla realtà, perché sul gradino più alto del podio del Mugello c’è lui con la Rossa. Danilo ha giocato di sciabola e fioretto sul tracciato di Scarperia, dovendo fare i conti con un avversario scomodo come Marc Marquez, che fino all’ultimo ha tentato di mettergli i bastoni tra le ruote e con lo stesso compagno di squadra. Perché lo stesso obiettivo lo aveva Andrea Dovizioso. Per lo spagnolo e il forlivese questa volta non c’è stato nulla da fare, nonostante un finale di gara incandescente con tanto di contatto, con un copione tutto da scrivere.

Una emozione immensa per Petrux che già nel giro d'onore è scoppiato in lacrime dalla gioia.

Chi si aspettava di vedere Dovi e Marc là davanti a giocarsi la vittoria si è dovuto ricredere, perché Petrucci ha messo da parte ogni timore riverenziale tra i due big. A Marquez non resta quindi la consolazione del secondo posto che gli consente di incrementare la leadership iridata proprio davanti a Dovizioso, a cui è mancato quello spunto per fare saltare il banco.

In una domenica dove il Mugello si tinge di Rosso, il giallo fa solo da contorno. Già, perché questo GP del Mugello è di quelli da dimenticare per Valentino Rossi. Dopo il flop in qualifica il Dottore è stato protagonista di un largo che gli ha fatto perdere terreno, infine la caduta che lo ha messo definitivamente fuori di scena.

Gara nera per il 46, così come per i suoi allievi Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia, entrambi vittima di una caduta. Continuano quindi i dubbi e le perplessità riguardo una Yamaha che ancora non sembra avere imboccato la giusta direzione. Lo dice il sesto posto di Maverick Vinales a sei secondi dalla vetta, così come la decima piazza di un Fabio Quartararo che in gara si è sciolto come neve al sole. Sarà anche vero che sul giro secco il francese è una certezza, in gara però la situazione è l’esatto opposto.  

Nella domenica del Mugello si rivede poi la Suzuki di Alex Rins. Nonostante il mancato accesso alla Q2, lo spagnolo si è rivelato un falco, capace di risalire fino al podio. Il portacolori della Casa giapponese ha provato a inserirsi nella bagarre per il podio, ma sul lungo rettilineo ha accusato la potenza di Honda e Ducati. Di sicuro il quarto posto davanti a Nakagami è una iniezione di fiducia in vista di Barcellona. Nella top ten anche la Ducati di Michele Pirro così come la KTM di Pol Espargarò. Resta fuori la Honda di Lorenzo e le due Aprilia.  

   

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