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MotoGP, Marquez: "Mi piace il Mugello, ma sullo scollino si rischia troppo"

"Occorre appiattire quel dosso in fondo al rettilineo, in gruppo diventa pericoloso. Il nuovo motore potrà aiutarmi sul dritto, così come le nuove mescole"

MotoGP: Marquez: "Mi piace il Mugello, ma sullo scollino si rischia troppo"

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Marc Marquez arriva nella tana del nemico, raffreddato e forse febbricitante, ma ha più di una ragione per non aver paura. I numeri parlano chiaro, è il leader del mondiale ed ha già messo in tasca tre successi in cinque gare, puntando alla quarta affermazione tra le colline del Mugello. Un tracciato che lo spagnolo ammira, ma del quale sottolinea la grande criticità legata all’ultima parte del lungo rettilineo.

“È uno dei circuiti più belli del calendario perché segue il disegno della natura in un certo senso, è bello guidare qui, ma l’unico punto critico è la fine del rettilineo. Abbiamo spostato il muretto a lato della pista - spiega - che era molto vicino, e si parlava di modificare leggermente il punto dello scollino dato che si comincia in quel punto circa la frenata. Ne parliamo tutti gli anni e penso che in futuro occorrerà fare qualcosa per rendere più piatto quel punto, perché quando si è in gruppo risulta pericoloso”.

Sicurezza a parte Marc arriva in Toscana conscio di non essere il favorito, ma con nuove carte da giocare.

“Siamo migliorati sin dalla prima gara ed arriviamo qui con delle ottime sensazioni, riesco a guidare molto bene la moto. Il Mugello è una delle piste dove ho faticato in passato - confessa - ma ho fatto anche delle belle gare: l’anno scorso ero veloce ma sono caduto in gara, vedremo quest’anno come andrà con una diversa base ed un diverso motore. Certamente questa pista è tra quelle in cui cercare in primis di fare punti, ma non scarto nessuna ipotesi”.  

Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dalle gomme, che potrebbero consentire a Marc di rovinare la festa di Ducati e degli italiani, centrando quella vittoria al Mugello che gli manca dal 2014.

“Nel 2017 e l’anno scorso ho faticato nel gestire la gomma anteriore, ma quest’anno le mescole sono cambiate e questo dovrebbe aiutarmi. So che questa gara è importante per Ducati e per i piloti italiani, sicuramente vogliono vincere, ma per me è una gara come le altre e cercherò di concentrarmi sul mio box”.

Oltre a concentrarsi sul suo box il 93 lo farà anche su quello del fratello Alex, che dopo la vittoria di Le Mans è pronto a continuare l’assalto alla leadership in campionato di Lorenzo Baldassarri.

“Conosco Baldassarri sin dai tempi del CEV perché correva contro mio fratello. Io ovviamente faccio il tifo per Alex e cerco di aiutarlo: lui ha uno stile di guida particolare essendo alto ma è comunque veloce, quindi - conclude - sarà un avversario difficile per Alex”.

Audio raccolto da Paolo Scalera 

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