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MotoGP, Think Different: Dall'Igna prepara una sorpresa Ducati per il Mugello

Non sarà un 'Supermotore', non permesso dall'attuale regolamento. I sospetti si appuntano sull'aerodinamica. Ma sarà difficile, contro la Honda di oggi, ripetere la doppietta 2018

MotoGP: Think Different: Dall'Igna prepara una sorpresa Ducati per il Mugello

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La doppietta Ducati al Mugello, l'anno passato, è un ricordo lontano. E non solo perché a trionfare sul tracciato toscano fu Jorge Lorenzo, che raddoppiò poi a Barcellona.

Quello che era il sicuro terreno di caccia delle Rosse - i circuiti con lunghi rettilinei - non è più garanzia di una vittoria certa. E la conferma ce la da proprio l'unico successo di Dovizioso quest'anno: a Losail, alla fine di una lunga volata vinta su Marquez per appena 23/1000 di secondo.

Un nulla, se si pensa che la curva che a Losail immette sul rettilineo è decisamente più lontana dal traguardo di quanto lo sia la Bucine da quello del Mugello.

Forse per questo motivo la scorsa settimana nella nostra intervista Paolo Ciabatti ha promesso una sorpresa per il Gran Premio d'Italia. Ma quale?

Se nel passato, infatti, la Ducati era solita portare sul saliscendi di Scarperia quello che ai ducatisti piaceva chiamare 'Supermotore', ciò oggi con è più possibile per il congelamento dei propulsori. Come sapete ad eccezione di Aprilia e KTM, i team vincenti della MotoGP sono limitati a 7 motori punzonati ad inizio del campionato.

Quindi niente cavalli in più. Dove starà la sorpresa allora? E' facile pensare all'aerodinamica, ma anche questo settore, sfruttatissimo dalla Ducati, ha subito una battuta d'arresto dopo la polemica sul famigerato cucchiaio scoppiata in Qatar. Come è noto sia la FIM che la Dorna sembrano d'accordo nel fermare o comunque rallentare la ricerca in questo comparto.

Eppure il Direttore Sportivo della Ducati è stato chiaro: "Non possiamo essere completamente soddisfatti del secondo posto a Le Mans, ma siamo già completamente concentrati sul Mugello. Storicamente c'è sempre stato qualcosa di nuovo sulle nostre moto per questo Gran Premio".

'Think different', dunque, seguendo lo slogan che la Apple di Steve Jobs rese famoso negli anni '90.

Le persone che sono abbastanza pazze da pensare di cambiare il mondo, lo fanno

Here’s to the crazy ones. The rebels. The troublemakers. The ones who see things differently. While some may see them as the crazy ones, we see genius. Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do. Che in italiano si può tradurre, presso a poco: Ai pazzi. I ribelli. I facinorosi. Quelli che vedono le cose in modo diverso. Mentre alcuni li vedono come i pazzi, noi vediamo il genio. Perché le persone che sono abbastanza pazze da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelle che lo fanno.

Dovizioso, vincitore del Gran Premio d'Italia nel 2017, si presenta quest'anno al via della gara di casa con appena 8 punti di distacco da Marc Marquez, già a quota 3 vittorie,  probabilmente carico e rilassato dopo il test a Misano con l'Audi RS5 pre-DTM.

"Anche quest'anno vogliamo mettere i nostri piloti nella migliore posizione possibile per il Mugello - ha ricordato Ciabatti, che ha aggiunto - Su una pista dove abbiamo vinto le ultime due gare e dove tutti si aspettano qualcosa in più da noi. Va bene, il Campionato del Mondo non si deciderà certo al Mugello, ma questa gara di casa è ovviamente particolarmente importante per noi".

E lo è sicuramente. Rallentare la fuga del campione del mondo della Honda è cruciale per mantenere viva la speranza del titolo. Mugello e Barcellona sono i circuiti dove fermare Magic Marc che, l'anno passato, dopo l'errore del Mugello ed il secondo posto a Montmelò, vinse sia ad Assen che al Sachsenring, i due Gran Premi successivi prima del ritorno ai veloci tracciati di Brno e Red Bull Ring che forniranno alla Desmosedici un'altra occasione di recupero.

Anche se quest'anno i margini di superiorità in velocità massima della GP19 non sono così evidenti come negli anni passati.

"Honda ha fatto un grande passo avanti - ha riconosciuto Ciabatti - non siamo così superiori come negli anni passati".

Dunque in quale area si sarà concentrato lo sviluppo di Gigi Dall'Igna?
E' lecito aspettarsi che il geniale ingegnere veneto possa tirare fuori al Mugello un altro asso dalla manica?

Le parole di Ciabatti farebbero propendere per un 'sì'.

 

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