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La Ducati Scrambler che ha fatto il giro del mondo con Henry Crew

Il motociclista inglese ha percorso ben 88.000 km in un anno in sella alla moto bolognese in allestimento Desert Sled

Viaggi: La Ducati Scrambler che ha fatto il giro del mondo con Henry Crew

Henry Crew voleva completare una grande impresa, ovvero completare il giro del mondo in moto in un anno. Un'impresa che richiedeva ovviamente una compagna d'avventure a due ruote che potesse arrivare praticamente ovunque, consentendo di superare qualsiasi genere di ostacolo e garantendo tanta affidabilità, due requisiti fondamentale per chiunque voglia cimentarsi in un'impresa del genere.

Questa compagna ha le fattezze di una Ducati Scrambler in allestimento Desert Sled, ovvero la versione più enduristica della moto bolognese. Una scelta indovinata, visto che Henry è andato oltre le proprie aspettative. Il britannico pensava infatti di percorrere circa 55.000 chilometri durante il suo viaggio, ma al proprio ritorno il contachilometri della sua moto segnava  l'impressionante dato di 88.000 chilometri percorsi. 

Crew ha dunque messo assieme quasi il doppio dei chilometri previsti in sella alla sua Ducati, e l'ha fatto attraversando 35 Paesi in appena 381 giorni, ovvero un valore che rappresenta un nuovo record per questo genere di imprese. Record accompagnato anche da un altro primato che Henry adesso detiene, ovvero quello di essere il più giovane motociclista ad aver fatto il giro del mondo in solitaria, grazie alle sue 23 primavere.

“Lo Scrambler Desert Sled è stato un compagno di viaggio estremamente versatile - ha raccontato al rientro - in grado di affrontare ogni tipo di terreno e di clima. Abbiamo percorso insieme tutte gli 88.000 chilometri, passando dalle strade più alte del mondo, con temperature a -7 °C, fino a spiagge, deserti, montagne e foreste pluviali a 52 gradi °C". 

Una grande avventura insomma, portata senza dubbio a termine anche grazie al fondamentale contributo di una moto che non l'ha mai abbandonato.

"La Ducati si è dimostrata perfettamente equilibrata, mi ha permesso di affrontare e gestire con facilità sia le tratte in autostrada che i percorsi in off-road. Le cadute, inevitabilmente, ci sono state, ma il suo peso contenuto mi ha sempre permesso di poterla rialzare in autonomia senza mai avere grossi problemi o danni tali da impedirmi di proseguire”.

Crew sarà presente con la sua moto e tanta voglia di raccontare la propria magnifica avventura al “Bike Shed London 2019” che ha aperto i battenti oggi e andrà avanti fino a domenica sera. Una fiera dedicata al mondo delle Special, che si tiene nel Tobacco Deck, ovvero un vecchio magazzino di tabacco che è stato ristrutturato e riqualificato fino a diventare una zona espositiva, senza dubbio ricca di fascino.

Nella stessa fiera saranno presenti nella zona dedicata alla Land of Joy altre moto Special realizzate su base Ducati Scrambler, in particolare la “Goblin Works Hooligan Hillclimber”, progettata e costruita su base Scrambler 1100 da Anthony Partridge per la serie TV di Discovery Channel “Goblin Works Garage”, e una Full Throttle customizzata da Vikki Van Someren, organizzatore della manifestazione stessa.

 

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