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SBK, Savadori: “In Superbike posso ancora dire la mia”

Lorenzo: “Ten Kate mi ha cercato, ma poi ha scelto Baz. La Moto E? Se arrivi dalla MotoGP o dalla SBK conta nulla”

SBK: Savadori: “In Superbike posso ancora dire la mia”

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Era tra i presenti in occasione del round di Imola. Ha premiato il protagonista della Superpole, fatto una visita ai box lungo la pit lane, infine affiancato Edoardo Vercellesi durante la telecronaca del round tricolore su Sky. Stiamo parlando di Lorenzo Savadori, grande escluso dal Mondiale di questo 2019 e costretto a ripartire dalla MotoE.

Gresini ha infatti deciso di puntare sul romagnolo, che oltre alla serie elettrica sarà di scena anche in alcuni appuntamenti del CIV. Eppure lui ha un obiettivo ben chiaro da raggiungere.  

Mi ha fatto tanto piacere andare a Imola per la SBK – ha esordito l’ex pilota dell’Aprilia – è stata l’occasione per rivedere alcuni colleghi e addetti ai lavori e allo stesso tempo incontrare tanti appassionati nel paddock”.

Lorenzo, tu sei uno degli esclusi dalla griglia. Quanto brucia la ferita?

A dir la verità mi piange ancora il cuore non essere al via del Mondiale, dato che vedere gli altri correre e io fermo mi reca molto dispiacere. Personalmente non mi voglio arrendere, perché sono consapevole del fatto che in SKB posso ancora dire la mia. Ho 26 anni e sono ancora giovane per questo paddock. A parte ciò sono comunque entusiasta di poter prendere parte ad alcuni round del CIV e allo stesso tempo essere impegnato nella Moto E”.

Intanto Laverty è fermo. Magari potrebbe esserci una possibilità con Go Eleven, Bridewell permettendo.

“Io sono sempre pronto e qualora arrivasse la chiamata ne sarei lusingato. Il mio obiettivo è cercare di tornare per rimanere là davanti a duellare con i migliori”.

Cosa pensi della prestazione di Bridewell nell’ultimo round?

“È stato competitivo ad Imola, devo dire che è stato bravo”.

Savadori avrebbe fatto meglio?

“Fatico a dirlo, dato che le condizioni non erano semplici. In confronto agli altri piloti lui era sicuramente più abituato, essendo britannico. A parte ciò, come detto, si è rivelato bravo e la prestazione era sotto gli occhi di tutti”.

Come mai non sei sulla Yamaha di Ten Kate?

“A dir la verità  mi hanno cercato, ci siamo parlati  poi però hanno deciso di virare su Loris Baz e alla fine è andata così”.

Tra meno di due mesi scatterà il Campionato MotoE. Sei pronto per questa avventura?

“C’è grande curiosità nel provarla, dato che più di tanto non l’ho utilizzata nel corso dei test invernali, anche perché ne avevamo una sola da dividere tra due piloti”.

Qualche pilota ha avuto da ridere per quanto riguarda il peso. È vero?

“Al momento il punto negativo è proprio quello, dato che lo considero troppo eccessivo e in gara dovremo capire quali  precauzioni dover tenere conto. Per quel poco che abbiamo girato, abbiamo visto che una volta oltrepassato il punto di frenata, fai fatica a fermare la moto. Sarebbe bello arrivare a un peso di 100 kg, come la SBK ad esempio, oppure distribuirlo in modo differente, dato che è concentrato prevalentemente all’anteriore”.

Tra le altre questioni c’è poi il fatto che il pilota non possa fare più di tanto la differenza.

“Esatto, non è per niente semplice. Puoi anche venire dalla SBK o dalla MotoGP, ma conta nulla, perché questa è una moto completamente differente da quelle col motore a scoppio. Giusto per rendere l’idea, mi ha colpito molto il fatto che senti ogni minimo rumore, tipo quello del cordolo o quello della frenata. Più o meno come quando vai a fare un giro in moto sulla strada”.

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