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MotoGP, WUP: Quartararo avverte Marquez, sorprendono Espargarò e KTM

Fabio è primo di fronte al suo pubblico, Marc e Honda appena dietro la M1 Petronas. Pol e la RC16 con forcellone in carbonio velocissimi, 6° Dovi, 7° Morbidelli, 9° Petrux, 10° Rossi

MotoGP: WUP: Quartararo avverte Marquez, sorprendono Espargarò e KTM

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Gomme Michelin slick per tutti i piloti della MotoGP a Le Mans, in un warm up disturbato da qualche goccia di pioggia. Il Bugatti non presentava punti davvero bagnati, ad esclusione del terzo tratto di pista, leggermente più scivoloso dei restanti due.

Fa il diavolo a quattro ed è caldo come il fuoco: Fabio Quartararo inizia la sua domenica di casa con il miglior tempo, 1'32”483. La Yamaha Petronas del francese era dotata di due pneumatici soft e di un pilota che davanti al pubblico amico è pronto a concedersi più di un rischio pur di ben figurare. 

Anche Marquez rischierà, come al solito: il catalano e la Honda HRC factory hanno un gap da El Diablo di 142 millesimi, con una scelta di coperture diversa: la RC 213V aveva una morbida davanti ed una media dietro.

Eccellente terzo, Pol Espargarò è l’arma in più di KTM. Con una RC16 aggiornata ed un forcellone in carbonio appena sfornato, l’ex iridato Moto2 ci mette del suo in curva, appendendosi sino a sfiorare la caduta. A dimostrazione di quanto egli faccia la differenza, notate le altre arancioni nella lista: Zarco è dodicesimo, Oliveira e Syahrin nei bassifondi.

L’irruento Crutchlow precede Vinales, che è caduto a fine sessione nella prima curva a sinistra dopo il lungo curvone destrorso. Vedremo se questo volo inficerà la fiducia del catalano, che apprezza il tracciato francese.

Il Dovi è il miglior ducatista del lotto con il sesto tempo a precedere Morbidelli, Miller è ottavo, Petrucci nono, Bagnaia a centro classifica. Le Rosse soffrono nei cambi di piega a basse velocità, ma accelerano come furie nei brevi rettilinei. 

Valentino Rossi non è scivolato, contrariamente al compagno di box. Il decimo crono alle spalle di Petrucci non pone il numero 46 tra i candidati al successo, a meno che nel pomeriggio il nove volte campione non tiri fuori quei tre decimi in meno per provare a stare coi primi.

Goffo ed impacciato, Lorenzo è in mezzo a rookie, piloti satellite e su moto - teoricamente - meno prestanti della sua Honda. Non vediamo come Jorge possa risorgere a Le Mans. Meno brillante del solito, Rins è quindicesimo. Mir è caduto due volte. Domenica in salita per il duo Suzuki. Ha toccato l'asfalto pure Rabat, senza farsi male. Non ancora al meglio Iannone, che arriva da un infortunio: la sua Aprilia è ventesima, quella gemella di Aleix tredicesima.

 

 

 

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