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MotoGP, Marquez sotto scorta, ma Petrux e Miller non correranno per Dovizioso

Andrea ne è convinto: "saranno entrambi rivali". Marc: "Danilo e Jack pericolosi, non hanno nulla da perdere". Rossi: "questa volta spero proprio che piova"

MotoGP: Marquez sotto scorta, ma Petrux e Miller non correranno per Dovizioso

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Saranno tre le Ducati che a Le Mans si giocheranno il podio, ma Danilo Petrucci e Jack Miller, che partiranno in prima fila accanto a Marc Marquez scatteranno entrambi davanti al caposquadra, Andrea Dovizioso.
Una posizione delicata visto che Marc negli ultimi tempi ha l'attitudine a scappare.

Del resto il campione del mondo, che qui ha centrato la 55esima pole eguagliando il record di Rossi in classe regina, lo ha ammesso: "partire bene, davanti, ti permette di scegliere le tue traiettorie, guidare meglio e nel contempo non stressare le gomme. I punti li danno sempre domenica pomeriggio, ma partire davanti agli altri pone le basi per una vittoria".

Dunque Danilo e Jack saranno alleati o rivali? Dovi non ha dubbi: avversari come gli altri. Entrambi, infatti, sono alla ricerca di una risultato per confermarsi in sella alla Rossa. Anche se quale sia per loro la strategia migliore per riuscirci - fare del proprio meglio o mettersi al servizio della prima guida - è ignoto a tutti tranne che al (Clau)dio Domenicali. Il Ceo di Borgo Panigale che ha sempre l'ultima parola per quanto riguarda i piloti.

La discriminante, per tutti, saranno la condizione della pista. Se infatti non saranno definite - asciutto o bagnato - il Gran Premio sarà un terno a lotto tanto da giustificare l'affermazione di Petrucci "vincerà chi sarà in grado di rimanere in piedi".

Nel caso peggiore, quello delle prove, con l'asfalto umido e a macchie di leopardo, i più avvantaggiati saranno però proprio Petrux e Jackass.  Non tanto o solo perché entrambi sono specialisti del bagnato, quanto perché "rispetto a me e Dovi - ha spiegato Marquez - hanno meno da perdere".

Gli avversari rischiano di vederlo ancora così, Marc Marquez: da dietro. Sul bagnato però non sempre è uno svantaggio

In caso di pista 'balorda' stare dietro è un vantaggio

E' anche vero, però, che in ottica mondiale né Petrucci né Miller rappresentano un pericolo per i due antagonisti. Anzi, in caso di pista balorda avere davanti qualcuno offre importanti indicazioni sullo stato dell'asfalto. Ovviamente purché non prenda troppo vantaggio.

L'unica cosa certa, dunque, è che più che aprire la manetta del gas con le previsioni meteo attuali nel Gran Premio di Francia servirà avere il cervello sempre acceso e connesso. La specialità di Valentino Rossi che dalla seconda fila - migliore pilota Yamaha - avrà la possibilità di studiare in relativa tranquillità nei primi giri le mosse dei suoi avversari.

Rossi è sempre uno squalo bianco pronto ad azzannare...il podio

Non vince, Vale, ormai da quasi due stagioni e proprio qui, nel 2017, svanì per lui il successo mentre inseguiva il compagno di squadra Vinales. Allora Rossi dichiarò che poiché niente sostituisce il primo gradino del podio bisogna provare a tutti i costi ad ottenerlo quando se ne presenta l'opportunità.
Chissà se è ancora della medesima idea.

Secondo noi il Fenomeno è come un grosso squalo bianco che non è più in grado di avventurarsi nell'acqua bassa, ma dove c'è fondale rimane un predatore formidabile.

Marquez: i miei rivali rimangono sempre Dovizioso e Rossi, sono i più intelligenti e consistenti

Una idea condivisa da Marquez che ha indicato proprio in Dovizioso e Rossi i suoi principali rivali. E detto da uno che da quando è in classe regina è partito solo tre volte oltre la seconda fila è tutto dire.

Poi, certo, le gare bagnate hanno sempre un alto coefficiente di imprevedibilità, ma Marc qui non inserisce fra gli avversari né Alex Rins, apparso un po' sottotono nel corso dell'intero fine settimana, né Jorge Lorenzo, che è in crescita ma ancora non padrone della difficile RC213-V.

Anche i giovani arrembanti, Morbidelli, in seconda fila con il suo mentore e Quartararo, migliore della quarta fila, paiono meno pericolosi. Ma chissà. Questo è un Gran Premio strano, una di quelle gare dove con condizioni particolari può vincere, o fare una gara eccellente, chiunque. Pensate al primo (e finora unico) successo di Jack Miller ad Assen, Dunque Aleix Espargarò con l'Aprilia, magari, od il fratello Pol Espargaro, tutti e due con niente da perdere, potrebbero calare l'asso.

Chi invece, dovrà provare ad avere a tutti i costi una buona mano è Maverick Vinales che, come sempre, dopo ottime prove libere è evaporato in qualifica dovendosi accontentare di partire anche lui dalla quarta fila, in undicesima posizione.

C'è in ballo, oltre ai punti, anche la leadership in casa Yamaha.

 

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