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MotoGP, FP3: Vinales si conferma, la pioggia manda Rins e Rossi in Q1

Lo spagnolo precede Marquez e Miller al mattino, 4° Rins, 6° Petrucci, 7° Lorenzo, 9° Dovizioso, 10° Rossi, in Q1 anche Crutchlow, Morbidelli e Bagnaia

MotoGP: FP3: Vinales si conferma, la pioggia manda Rins e Rossi in Q1

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Non vogliamo sapere cosa sia passato nella mente di Alex Rins e Valentino Rossi, quando stamani hanno messo il proprio naso fuori dalla finestra del motorhome e visto la pioggia scendere. L’incognita meteo era preannunciata e alla fine ecco l’acqua abbattersi sulla pista di Le Mans.

Nessun acquazzone, ma una leggera pioggerellina, quanto è bastato però a mandare in fumo le loro speranze di giocarsi l’accesso diretto alla Q2. Lo spagnolo e il nove volte iridato dovranno quindi passare dalla Q1, dove saranno chiamati a fare i conti con delle mine vaganti come Cal Crutchlow, Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli. Non male quindi come antipasto!

Tornando alla FP3 del mattino, Maverick Vinales e la sua Yamaha hanno confermato il proprio potenziale anche in condizioni da bagnato, grazie al crono di 1’42”498, ovvero dieci secondi più lenti. Proprio sul finale lo spagnolo ha piazzato la zampata vincente che gli ha consentito di agganciare la vetta, scalzando Marc Marquez (+0.180). L’alfiere Honda si è però rivelato il migliore sul passo in condizioni di bagnato, risultando un decimo più veloce nel confronto con il connazionale.

Tra le sorprese della mattinata c’è poi la Ducati di Jack Miller (+0.453). La GP19 dell’australiano è la più veloce sul tracciato di Le Mans, dal momento che Danilo Petrucci (+0.989) non ha saputo andare oltre la sesta posizione, mentre nono Andrea Dovizioso a oltre un secondo dalla vetta (+1.268). Di sicuro la priorità del forlivese non era quella di trovare il tempo a tutti i costi, semmai concentrarsi sulla scelta delle gomme, in particolare la media, per iniziare a lavorare sul passo in condizioni da bagnato.

Il sabato mattina di Le Mans ha poi esaltato le qualità di Alex Rins. Nonostante il passaggio obbligato dalla Q1, l’alfiere Suzuki è riuscito a portare la propria GSX-RR al quarto posto, precedendo la KTM di Johann Zarco. Nella top ten anche la Honda di Jorge Lorenzo (7°, +1.170) seguito dalla KTM di Pol Espargarò, mentre Valentino Rossi e la sua Yamaha chiudono i primi dieci con oltre un secondo di ritardo (+1.359).

Il Dottore non sarà forse micidiale sul giro secco, ma qualcosa in più si è visto sul passo gara ed è forse questo l’aspetto più incoraggiante della mattinata. Per quanto riguarda invece i rookie, il più veloce si è rivelato Joan Mir. Nonostante un problema alla Suzuki, che lo ha costretto a tornare ai box accompagnato a braccetto da Jack Miller, lo spagnolo è stato il più veloce davanti ad Oliveira e Fabio Quartararo, quest’ultimo soltanto tredicesimo. E che dire di Francesco Bagnaia, addirittura 17° alle spalle di Cal Crutchlow e Franco Morbidelli.

Bisogna sottolineare che questa è la prima volta per i debuttanti in MotoGP su pista bagnata, di conseguenza sarà necessario trovare la giusta fiducia. In fondo al gruppo le Aprilia di Aleix Espargarò e Andrea Iannone.    

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