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MotoGP, Marquez: "Cambiare strategia spiazza gli avversari"

"Non ero abituato ad andare in fuga, ma così nessuno sa cosa aspettarsi da me. Il campionato è una questione di resistenza e Dovizioso il mio rivale più costante"

MotoGP: Marquez: "Cambiare strategia spiazza gli avversari"

Marquez da una parte è sempre uguale a se stesso, ma dall’altra riesce a migliorarsi costantemente. Il paradosso Marc ha avuto la sua sintesi nella giornata di libere a Le Mans, in cui non ha mancato di regalare qualche acrobazia (sotto forma di tre salvataggi) e allo stesso tempo ha lavorato quasi ossessivamente per preparare la gara. Anzi, si può addirittura sostenere che lo spettacolo sia stata una conseguenza del suo particolare lavoro.

Spieghiamo meglio, anzi facciamocelo spiegare da lui.

In verità solo quello in mattinata è stato un vero salvataggio - sorride - Avevo le ruote sul cordolo e ho dovuto spingere forte sul cordolo per rimanere in piedi.  Nel pomeriggio è andata diversamente”.

In che senso?
È stata colpa della gomma dura al posteriore, la pista non era nelle condizioni ideali per usarla, le temperature erano troppo basse. Quello pneumatico va bene, ma era difficile mandarlo in temperatura. Guidavo aggressivo e ogni tanto la gomma scivolava, ma ero dentro ai limiti”.

Perché allora hai continuato ad usarla?
Perché oggi era importante capire come si comportavano le varie gomme, a Le Mans il tempo è imprevedibile e domenica potrebbe fare caldo. Oggi abbiamo raccolto dati che analizzeremo, non so ancora quali siano le opzioni per la gara”.

Vuoi dire che stati progettando un’altra fuga? Sembra essere diventata la tua strategia preferita…
Dall’Argentina in poi ho fatto tanti giri davanti a tutti, non ero abituato (ride). A volte bisogna cambiare strategia, quindi se potrò farlo anche qui, perché no? Dopo il warm up capirò se avrò questa possibilità, non succede sempre. È comunque positivo avere sempre delle alternative, perché i tuoi rivali non possono mai sapere cosa aspettarsi.

Ultimamente si aspettano sempre che tu vinca…
È solo venerdì, dite che le Ducati hanno sorpreso in negativo? Al contrario, Dovizioso ha montato una gomma morbida molto usata nelle FP2 ed è andato veloce, semplicemente il giro secco non è il suo punto forte. Lui potrà puntare alla vittoria domenica, poi ci sono le Yamaha, non solo con Vinales ma anche con Quartararo. Fabio dimostra che la M1 va forte in piste dove c’è tanta aderenza, è una moto vincente”.

Qual è l’avversario più pericoloso per te in questo momento?
Il campionato è anche una questione di resistenza, devi essere competitivo sempre, con il caldo o sotto la pioggia. Io sto cercando di migliorare in ogni condizione, Dovizioso è il mio avversario più costante.

Cosa pensi della prestazione di Lorenzo?
“Questo è un circuito in cui è sempre andato forte, ha fatto un bel giro ma penso fatichi ancora un po’ sul ritmo. In piste dove c’è molta aderenza i nostri avversari sono sempre riusciti ad avvicinarsi, ma ora anche noi possiamo dire la nostra”.

Il problema di Austin è definitivamente risolto?
Qui ho provato delle piccole modifiche di elettronica che avevo già sperimentato a Jerez e quell’inconveniente non si è più presentato”.

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