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MotoGP, FP1: Quartararo indiavolato a Le Mans, Ducati in scia

Sulla pista amica, Fabio con M1 Petronas il più veloce, Dovizioso e Petrucci contenuti in due decimi di ritardo. Vinales e Marquez 4° e 5°, catena rotta per Rossi, Lorenzo caduto

MotoGP: FP1: Quartararo indiavolato a Le Mans, Ducati in scia

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Grazie a una determinazione incredibile, la spinta del pubblico amico e due gomme Michelin soft, Fabio Quartararo ha iniziato nel migliore dei modi il suo GP di Le Mans battendo tutti nelle FP1, nel suo ultimo giro disponibile. Con una Yamaha dotata di carena del tutto uguale a quella ufficiale del team ufficiale, il francese Petronas segna il crono di 1'31"896, dimostrando di essere "El Diablo", il pilota più infuriato di questa parte della stagione.

Nel finale le due Ducati factory hanno cercato la zampata, fermandosi non distanti dalla Yamaha. Sia Dovizioso che Petrucci avevano due coperture morbide, il tentativo di assalto alla vetta è terminato in seconda e terza posizione per gli uomini in rosso. Andava forte pure Vinales, scalzato dalla vetta negli ultimi minuti. Maverick è quarto.

Il primo turno di libere ha avuto come altro protagonista la Garage Vert. Questo il nome della Curva 8 di Le Mans, una doppia destrorsa con cambio di pendenza. In quel punto del Bugatti si sono registrati (quasi) tre episodi che potrebbero segnare il weekend francese.

Ad inizio turno, Jorge Lorenzo ha rimediato proprio lì una banale scivolate. Banale, perché la velocità era veramente ridotta, significativa per quanto riguarda la confidenza del maiorchino con la sua Honda: bassissima. 

Nello stesso punto, sopo aver perso la catena, la M1 di Rossi si è ammutolita, lasciando Valentino fermo proprio nel posto dove Jorge è caduto. Il Dottore ha perso quasi un quarto d'ora per tornare ai box e salire sulla sua seconda moto. Tornato in sella, Valentino ha concluso con un decimo tempo. Qualche sorpasso effettuato e ripresa del ritmo dopo una rottura assurda per Rossi, che inizia in salita la tre giorni di Le Mans. Gli allievi Morbidelli e Bagnaia sono a centro classifica, con M1 satellite e Desmosedici Pramac. Appena dopo ecco Lorenzo, mestamente quattordicesimo. Su questo tracciato Jorge ha vinto cinque Gran Premi, ma le premesse della mattinata prevedono risultati assai diversi.

Marquez è andato vicino a copiare l’errore del compagno di squadra, rimanendo però in piedi: per Marc quella curva potrebbe essere la solita ricerca del limite, che poi tiene a memoria fino alla gara domenicale. Da sottolineare che Marc ha fatto segnare il suo miglior tempo (il 5°) con la gomma media al posteriore, come fatto anche da Vinales.

Stessa scelta per Pol Espargarò che ha portato la sua RC16 al 6° posto, a due decimi e mezzi dalla vetta. Lo spagnolo è il miglior pilota KTM in pista, ma anche Zarco è stato protagonista di un buon turno, conluso in 9ª posizione. In mezzo a loro si sono piazzati Miller e Mir con Ducati e Suzuki.

Iannone è tornato alla guida della sua Aprilia dopo l'infortunio alla caviglia, siglando un diciannovesimo tempo, poco dietro al suo compagno di squadra Aleix Espargarò che ha concluso la prima sessione al 16° posto.

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