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MotoGP, Dovizioso: "Rins non è un alleato contro Marquez ma un avversario"

"Qualche volta potrebbe togliere punti a Marc, ma a Jerez ed Austin ci ha tolto dal podio. L'esperienza in DTM mi insegnerà qualcosa, c'è sempre da imparare"

MotoGP: Dovizioso: "Rins non è un alleato contro Marquez ma un avversario"

Andrea Dovizioso ha mancato l'appuntamento con il podio sia ad Austin che a Jerez, ma è perfettamente consapevole di avere a Le Mans una perfetta occasione per risalire su uno dei tre gradini. Plausibile che sia proprio il gradino numero uno quello a cui punta Desmodovi in Francia, su una pista che nel 2018 aveva visto le Ducati protagoniste di una grande gara prima della caduta di Dovizioso, in quel momento leader davanti proprio a Lorenzo, che poi chiude sesto lasciando la gioia del podio a Petrucci, battuto solo da Marquez.

Sul Bugatti Andrea ha dunque la possibilità di tornare all'attacco di un Marquez in modalità marziano, che dopo aver dominato in Spagna prendendosi anche la testa del campionato, non vorrà di certo cedere il passo al rivale. Il tutto tenendo ben presente ci saranno tanti altri elementi a far da contorno alla sfida, che è tutt'altro che destinata a restare affare esclusivo tra i due. Rins ha dimostrato di essere velocissimo e concreto in sella alla Suzuki e le Yamaha di Vinales e Rossi non devono mai essere ritenute fuori dai giochi. Le Mans non sarà di certo un crocevia per il mondiale, ma vincere qui darebbe una carica alla caccia al titolo per Dovi che senza dubbio ci vorrebbe in questa delicata fase del percorso.

"La situazione in campionato è buona, è tutto ancora aperto - ha dichiarato Andrea -  come ho già detto altre volte, quest’anno sento che potremo giocarci di più il mondiale anche se siamo solo ad inizio stagione. Tutto può succedere, ma mi aspetto di lottare fino alla fine".

Una lotta in cui ci sono nomi nuovi. Alex Rins può essere un alleato per battere Marquez?

"Rins che si inserisce nella lotta può essere una buona cosa, ma al momento non lo è stato perché a Jerez ad esempio non siamo stati competitivi e siamo arrivati quarti, perdendo più punti. Quando possono esserci tanti piloti che si aggiungono alla lotta, può essere anche peggio. Quando te la giochi con Marc, nelle sue giornate negative si gioca lo stesso il podio o la vittoria, quindi è dura batterlo. Speriamo di poter fare da qualche parte quello che ha fatto Marc nelle ultime due gare".

Marquez in effetti chiude sempre sul podio, mentre a te non è andata altrettanto bene.

"Si, questo è quello che è successo fino ad ora, anche se non è proprio così la situazione. Sia a Jerez che ad Austin siamo arrivati molto vicini al podio, quindi il potenziale per farlo lo avevamo anche noi".

Le Mans è una pista dove poter tentare l'affondo?

"Sono felice di essere qui, Le Mans è una buona pista per me, l’anno scorso andò bene prima della caduta. Di certo è una pista migliore di Jerez per noi, ma credo che quest’anno i valori in campo saranno diversi, tante cose sono cambiate. Specialmente durante le libere ci saranno tanti piloti che saranno veloci e sarà importante restare davanti. Poi c’è il meteo che è ballerino a Le Mans, come sempre e molto dipenderà da questo. Noi saremo pronti a tutto".

Con Le Mans si inaugura una striscia di gare che dovrebbero essere positive per Ducati.

"Sicuramente ci aspettano delle piste positive per noi, però dobbiamo restare realisti e quello che ci hanno detto le ultime gare è che gli avversarsi sono tutti molto competitivi. Mi aspetto che saranno tutti più veloci che in passato nelle prossime piste, ma mi aspetto che anche noi saremo veloci, quindi credo che ce la giocheremo. Non credo che avremo un vantaggio, ma che almeno ce la giocheremo alla pari, quello si".

In Francia c'è anche l'incognita meteo, di cui parlavi. La pioggia può essere un'alleata per te?

"La pioggia non è mai un’alleata, non si cerca mai, anche quando sai che può andare bene. Troppo facile fare un errore. E’ vero che noi normalmente sull’acqua andiamo meglio, ma è una situazione in cui è facile sbagliare. Se capita, si cerca di sfruttare nel migliore dei modi, ma meglio evitarla".

DOVIZIOSO SUL DTM: "UN PILOTA DI AUTO FA 100 COSE IN PIÙ DI UNO DI MOTO"

Tra poco ti cimenterai in una gara DTM, hai anche svolto un test in cui sei stato veloce. Cosa ti aspetti da questa esperienza?

"Veloce non saprei, vedremo! E' stata una bella sensazione quando mi hanno proposto di farlo. Non è facile organizzare una cosa del genere durante la stagione perché è una gara vera, non è solo un evento. Ma ho preso questa opportunità al volo, mi piace il DTM e sono felice di correre con l’Audi. Farò dei test e sarà una grande esperienza. Sarà dura, perché in quel campionato ci sono molti piloti velocissimi, ma cercherò di divertirmi".

Pensi che possa essere una distrazione durante il campionato?

"Può essere una distrazione, ma va gestita in modo intelligente. Ne abbiamo parlato per un po’ perché all’inizio logicamente per fare questo tipo di gara, ci serviva più tempo di quello che avremo per essere davvero pronti. Però il tempo non c’è, quindi ci avrebbe potuto togliere tempo e dato distrazione. Quindi abbiamo deciso di utilizzare solo dei giorni pre-gara, che saranno proprio il minimo indispensabile".

Credi di andare a fare il figurante oppure pensi di poter essere veloce?

"Onestamente non mi aspetto di essere superveloce, anche perché nella mia giornata passata in Audi mi hanno spiegato alcune cose e ce ne sono davvero tante da gestire e lo si fa solo con l’esperienza. Io devo imparare a guidare una macchina che non è facile, ci sono aspetti complicati che ancora devo imparare bene, però un’offerta del genere non potevo rifiutarla. Sarà una bellissima esperienza, non è un semplice trofeo ma è un campionato DTM con macchine di un certo tipo e piloti di un certo livello. Anche se non sarò veloce come loro è un’esperienza che voglio fare e che cercherò di affrontare in un certo modo. Certo sarà un weekend di gara come tanti altri che ho affrontato, ma non andiamo lì per vincere".

Pensi che come pilota, possa essere un'esperienza utile per crescere?

"Tutto fa esperienza, perché è incredibile quante cose sono diverse. Non ci sono le termocoperte, ho provato tre partenze ed ho fatto spegnere la macchina due volte. Ci sono tantissimi aspetti complicati da gestire. Non c’è ABS, non c’è il controllo di trazione. Un errore vuole dire essere fuori. Tutta esperienza, ti fa evolvere come pilota. Devi fare centinaia di cose in macchina, un rapporto di 100 a 1 rispetto a quello che si fa in moto. Non sei abituato a ragionare e fare tante cose mentre guidi, come pilota di moto sei abituato a gestire una situazione di instabilità ma non sei abituato a gestire e schiacciare certi pulsanti dei comandi mentre sei a centro curva. E' complicato, ma a me piacciono queste cose".

Avrai una sorta di Coach?

"Mi ha aiutato Muller, mi aiuterà Ekstroem. Lavoreremo su questi dettagli, perché non puoi arrivare lì e andare al massimo. Devi gestire bene le cose, come ad esempio le gomme. In una gara di 50 minuti, giri anche 3 o 4 secondi più piano che in qualifica quindi anche lì sarà una questione di gomme!".

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