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Anche i 125 in autostrada: approvata la norma del nuovo Codice

Via libera per moto e scooter sotto i 150 cc, ma alla guida deve esserci un maggiorenne. Novità anche per i veicoli di interesse storico

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E' pronto il testo definitivo del nuovo codice della strada, che sarà presentato oggi (14 maggio, ndr) in Commissione Trasporti alla Camera. Il nuovo Codice, che dovrebbe riscrivere interamente quello attuale, entrato in vigore nel 1993 e più volte modificato, sta dunque per iniziare finalmente il suo iter che lo porterà, da qui al prossimo mese di giugno, ad essere sulla via della approvazione. Per la presentazione degli ultimi emendamenti comunque è stato fissato il termine del 3 giugno, dopodiché inizierà la discussione vera e propria, ma sul tema "125" ormai non dovrebbero esserci cambiamenti, con "l'OK" definitivo.

Con le nuove direttive la circolazione sulle autostrade e strade extraurbane viene vietata a velocipedi, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore "a 120 cc se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico": "la circolazione è comunque consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2.

Tra le altre novità da segnalare per gli utenti delle due ruote ecco la striscia di arresto avanzata per i ciclisti alle intersezioni semaforiche e la classificazione di pedoni e ciclisti come 'utenza vulnerabile' e non più 'utenza debole'. Nella categoria 'utenza vulnerabile' grazie al nuovo codice rientreranno anche i motociclisti.
Cambierà ancora il bollo per i veicoli d’interesse storico e collezionistico con più di venti anni ma meno di trenta: saranno esentati dal pagamento della tassa automobilistica quelli “individuati con propria determinazione dagli enti abilitati”, cioè Asi, Fmi e i vari registri; sono annoverati in questa categoria anche i ciclomotori. Per tutti i veicoli d’interesse storico, la frequenza della revisione è stata portata a quattro anni.

 

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