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Nuovo Codice della Strada: cosa cambia per moto, scooter e bici

Il disegno legge accelera, e arriva alla Camera dei Deputati con cinque novità: dalle multe alla circolazione autostradale, ecco cosa cambia

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Sono cinque le novità possibili del nuovo Codice della Strada: il disegno legge beneficia di una spinta, in attesa di essere approvato. Difficile che le modifiche non diventino realtà vista l’attenzione che le due forze di governo, Lega e M5S, hanno posto alle rispettive proposte.

Rivoluzione 125 cc

Via libera sulle autostrade a moto e scooter di cilindrata sotto i 150 cc, purché chi guida abbia determinati requisiti.

La circolazione su autostrade e strade extraurbane viene infatti vietata a velocipedi, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore "a 120 cc se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico" e "La circolazione è consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2".

Micromobilità

Pattini a rotelle, skateboard e monopattini a spinta potranno circolare anche su piste ciclabili, nelle aree pedonali e sugli spazi riservati ai pedoni.

I ciclisti al centro

Arriva della linea di sosta per le biciclette, denominata casa avanzata.

Sarà in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto degli altri veicoli. Per la sicurezza, per il comfort dei ciclisti, ma anche per i loro polmoni: i gas di scarico non arriveranno direttamente nel naso di chi va in bici. Anche se, per come sono conciate le città in fatto di smog (l’UE ha pronta una multa di un miliardo per l’Italia), i benefici saranno minimi.

Se i Comuni vorranno, la casa avanzata potrà essere realizzata sulle strade con velocità inferiore o uguale a 50 km/h, verrà posta ad almeno 3 metri dalla linea di arresto stabilita per le auto e sarà accessibile attraverso una corsia lunga almeno 5 metri riservata alle bici, sul lato destro.

Distanza di sicurezza

Se un’auto deve sorpassare una o più bici, ci sarà una "maggiore distanza laterale di sicurezza", che fuori dai centri urbani viene stabilita in almeno 1,5 metri.

Tuttavia, già oggi la distanza di sicurezza classica (muso di chi sta dietro contro posteriore di chi sta davanti) non viene rispettata e le multe sono una rarità. Figuriamoci la distanza laterale.

La Strada Scolastica

Con il nuovo codice della strada entra nei dizionari dei comuni la “strada scolastica”. Obiettivo: consentire la sosta, il movimento e le manovre connesse alle scuole.

I Comuni provvedono a "stabilire limitazioni alla circolazione almeno negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita degli alunni". Come? Fissano un limite massimo di 30 km/h; delimitano zone a traffico limitato.

 

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