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SBK, Davies: “A Imola accettiamo rischi superiori, ma oggi erano troppi”

“Questa è una di quelle piste vecchio stile come Laguna Seca, dove vuoi sempre gareggiare. Rea e Haslam erano intenzionati a correre”

SBK: Davies: “A Imola accettiamo rischi superiori, ma oggi erano troppi”

La delusione è grande sul suo volto, in particolare pensando ai tanti appassionati presenti sulle tribune del Santerno che speravano nello svolgimento di Gara 2. Invece i piloti hanno messo la sicurezza davanti a tutto e tra questi c’era anche Chaz Davies.

Reduce dal secondo posto nella Superpole Race, l’alfiere Aruba ha voluto fare il punto della situazione in merito a quanto accaduto oggi pomeriggio sulla pista emiliana.  

Ero la prima persona che voleva correre oggi a Imola, ma non erano le condizioni giuste in termini di sicurezza – ha esordito il gallese – come tutti noi sappiamo questa è una pista particolare, che si trova nel mezzo di una città e ha diverse peculiarità. Mi riferisco ad esempio ai muri, dato che sono vicini al tracciato – ha aggiunto – la sicurezza doveva quindi essere la priorità. Sono comunque contento perché almeno gli appassionati hanno potuto assistere alla Superpole Race, nonostante le tante difficoltà di questa giornata”.

Chaz, quali piloti erano favorevoli a correre e chi no?

“La maggior parte dei piloti erano favorevoli a non gareggiare, viste le condizioni – ha risposto – Sykes inizialmente voleva, poi però ha capito fosse meglio non prendere rischi e mettere la sicurezza. I piloti Kawasaki invece erano i più intenzionati”.

Cosa serve fare per migliorare questa pista?

“Servono diversi miglioramenti , ma questa è Imola, una pista storica come Laguna Seca, che ami e vuoi comunque correre anche se le condizioni non sono perfette. Qua possiamo anche accettare un extra rischio, ma oggi erano troppi. Penso ad esempio ai muri, che come già detto sono vicini al tracciato. Se cadi sul bagnato schizzi via facilmente, mentre in caso di scivolata sull’asciutto riesci comunque a ridurre la velocità. Dispiace per il pubblico, ma oggi non si poteva correre e questa è stata la scelta giusta”.

Chaz, nella Superpole Race hai riscattato la delusione del sabato. Pensi possa essere questa la giusta via da seguire per Jerez?

“Direi proprio di sì. Spero di ritrovare le stesse sensazioni di questo weekend anche nelle prossime gare, ma non sono ancora convinto del fatto che abbiamo voltato del tutto pagina. Il prossimo round sarà a Jerez, una pista che Alvaro conosce bene e sono sicuro riuscirà ad essere da subito competitivo. Di certo il bilancio di questa domenica è positivo, dato che nella Superpole Race ho dimostrato di essere competitivo”.

Per la prima volta in stagione sei arrivato davanti ad Alvaro.

È vero, ma io penso a me stesso. Forse non avevo l’assetto adatto quando sono sceso in pista stamani, ma non voglio nemmeno cercare scuse. Nella gara sprint ho siglato il giro veloce e con la moto ho trovato la fiducia necessaria. Peccato per quel piccolo errore al primo giro, ma sono comunque soddisfatto. Sarebbe stato bello raggiungere Johnny e duellare, ma era troppo rischioso”.

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