MV Agusta ha già raggiunto un primo obiettivo al suo ritorno nel Mondiale: quello di conquistare dei punti iridati dopo più di 42 anni di digiuno. È stata Dominique Aegerter a riuscirci ad Austin, per poi ripetersi a Jerez. Logicamente per un marchio storico come quello di Cascina Costa, qualche piazzamento non basta e gli uomini del CRC (il Centro Ricerche Castiglioni) e quelli del team Forward sono al lavoro sulla F2.
“Nei test dopo la gara di Jerez, i nostri piloti hanno provato un nuovo telaio e due diversi forcelloni - spiega la team manager Milena Koerner - Una sola giornata non ci è bastata per terminare tutto il lavoro e dopo il GP di Le Mans, andremo a Barcellona per altri due giorni di test privati”.
Anche in Spagna sono attese novità.
“Avremo due diverse nuove carene - continua - Una delle nostre priorità è quella di migliorare l’efficienza aerodinamica della nostra moto, perdiamo troppo in rettilineo, soprattutto dopo i 200 Km/h. Le prove a Barcellona saranno importanti, poi ci trasferiremo anche in galleria del vento”.
L’obiettivo è chiaro: presentarsi al meglio al Mugello, il Gran Premio di casa. Il tempo stringe e bisogna fare in fretta.
“Logicamente la gara del Mugello sarà molto importante per noi e stiamo facendo un grosso sforzo per prepararci al massimo- conferma Milena - Per quell’appuntamento avremo la nuova carena, mentre utilizzeremo il nuovo telaio già in Francia. Abbiamo instaurato un’ottima collaborazione con il CRC e Paolo Bianchi, il suo responsabile, è stato con noi a Jerez. Abbiamo trovata una struttura ben organizzata e rapida a reagire, i piloti sono stimolati quando trovano sempre nuovo materiale da provare”.
Fare bilanci dopo quattro gare è senza dubbio prematuro, ma come è stato il debutto di MV in Moto2?
“Direi che possiamo camminare a testa alta - la risposta di Koerner - Sinceramente stiamo andando meglio del previsto, se pensate che la moto è completamente nuova e non abbiamo i dati che possiedono i nostri avversari. Ci stiamo scontrando con aziende come KTM e Kalex e non è una sfida per nulla semplice. Senza una caduta sul finale, Dominique sarebbe riuscito ad andare a punti già alle seconda gara, possiamo essere contenti”.
Un detto dice, però, che l’appetito vien mangiando, e il prossimo traguardo è chiaro.
“Entrare nella Top Ten? Certo che ci puntiamo - afferma la manager - Ci piacerebbe riuscirci in Italia e poi continuare in tutte le altre gare. Però non è scontato: abbiamo di fronte tante squadre con esperienza e grandi aziende, so che miglioreranno anche loro. KTM è in difficoltà ma risolverà in fretta i propri problemi e noi dobbiamo crescere. Quest’anno in Moto2 sono praticamente tutti all’inizio dello sviluppo e anche i piloti devono ancora abituarsi al meglio ai cambiamenti”.