Tu sei qui

SBK, Rea: “Quest’anno forse non vincerò nemmeno una gara”

ESCLUSIVA - “È una cosa che ho pensato, ma non posso arrendermi. La Panigale V4? La situazione è imbarazzante e allo stesso tempo pericolosa”

SBK: Rea: “Quest’anno forse non vincerò nemmeno una gara”

Share


Non è certo la stagione che si aspettava, anche perché si è trovato a fare i conti con un Alvaro Bautista e una Panigale V4 che fino ad oggi non gli hanno fatto il minimo sconto. Johnny Rea non ha però la minima intenzione di arrendersi, anche se l’impresa sembra essere al limite del possibile. Il Cannibale rilancia quindi le sue ambizioni a partire dal round di Imola. Proprio in Italia presenterà la sua autobiografia “In testa”.

Per l’occasione Johnny ha tolto la tuta da pilota, indossando l’abito da scrittore, anche se lui tende a precisare.

“Sono un pilota e non potrei mai definirmi uno scrittore o un giornalista. Personalmente sono molto entusiasta per questo lavoro che ho svolto. Si tratta della mia storia, di come ho raggiunto i miei traguardi, le vittorie, venendo da un piccolo Paese del Nord Irlanda. In questa autobiografia  ho voluto mettere tutto me stesso, parlando in modo onesto e semplice alla gente, raccontando chi è Rea. Mi hanno detto che non è stato molto semplice tradurlo in lingua italiana, però spero che il mio messaggio riesca a passare”.

Perché un appassionato deve comprare il tuo libro?

“Perché la gente capirà chi sono e quello che è stato il mio cammino. Magari da fuori una persona può pensare che tutto è stato facile e scontato per me, le vittorie, i soldi, la popolarità. E invece non è così. Io non sono una star e nemmeno voglio esserlo. Sono un pilota che nella vita ha affrontato tante difficoltà, come quando nel 2004 mi dissero che non avrei più potuto correre. Spero che questo libro possa essere utile a molti ragazzi e ovviamente apprezzato dagli appassionati”.

Johnny passiamo alla pista. La Superbike sbarca a Imola, cosa c’è da aspettarsi.

 “Le dinamiche di questo Mondiale sono abbastanza evidenti e non posso fare altro che reagire. Personalmente mi sento fiducioso, dato che Imola è una pista che mi piace e si adatta bene alle mie caratteristiche e a quelle della Kawasaki”.

Bautista e la Panigale sembrano imbattibili.

Al momento non c’è competizione, ma io non posso arrendermi, devo soltanto reagire. Penso ad esempio a un anno fa, quando non avevo le sensazioni che volevo con la moto, poi dopo il test di Brno io e la squadra siamo riusciti ad avere una grande reazione”.

Se ti dicessi che quest’anno non vincerai nemmeno una gara.

“Mi dispiacerebbe molto, però è una cosa che ho pensato e lo ammetto in tutta sincerità. Non è difficile da credere, in fondo siamo umani, però dentro di me voglio provarci a conquistare il successo, anche nel caso in cui ci fosse una piccolissima possibilità”.

 Questo Bautista è un incubo?

No, Alvaro non è un incubo. Alla sera, quando vado a letto, sono sempre sereno e rilassato. Dopo tanti anni e molti successi, questa è forse la sfida più grande della mia avventura in Kawasaki. Lo sappiamo e vogliamo lottare”.

Ad Aragon Melandri ha detto che dovrebbero togliere 2000 giri alla Ducati.   

“Non mi va di parlare in merito a questo argomento, dato che molti piloti, addetti ai lavori e giornalisti hanno espresso il proprio parere con differenti opinioni. La situazione è evidente e imbarazzante. Penso ad esempio a Chaz,  non è possibile che tra lui e Alvaro ci siano 15 secondi di differenza. Io non sono un tecnico, di conseguenza non posso permettermi di dire cosa sia necessario fare”.

Qualcuno sostiene che la Panigale V4 vada contro la filosofia della SBK.

“È una moto completamente diversa dalla SBK e in Thailandia era imbarazzante la velocità della Ducati di Bautista, addirittura sei decimi più veloce in rettilineo”.

A questo punto non resta che seguire la strada tracciata Ducati. Ovvero puntare su moto di serie versione MotoGP.

“È una situazione pericolosa, la Dorna deve valutare bene il fatto di aprire le porte a delle moto di serie con un valore di oltre 40 mila euro. Personalmente non credo sia la giusta strada da seguire. In Kawasaki non so cosa intendano fare per il 2020, dato che non sono un tecnico, ma di sicuro vogliamo essere competitivi”.

Un’ultima battuta: ti piacerebbe provare la V4?

“La Kawasaki non la cambierei con nessun’alta moto”

 

Articoli che potrebbero interessarti