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MotoGP, Rins: “Sono secondo nel Mondiale con il mio Unicorn Style anni '90”

Alex a un punto da Marquez: “Al titolo non ci penso. Sono solo un ragazzo di 23 anni che cerca sempre di dare il massimo e lavorare”

MotoGP: Rins: “Sono secondo nel Mondiale con il mio Unicorn Style anni '90”

Alex Rins, ancora lui! Arrivati a questo punto lo spagnolo non è più una sorpresa anzi, è addirittura il diretto rivale nella corsa al titolo di Marc Marquez. Lo dicono i numeri, che vedono lo spagnolo della Suzuki distante un solo punto dal connazionale. A Jerez non avrà forse vinto, ma è riuscito a portare a casa un prezioso secondo posto.

Sono molto felice per questo risultato – ha esordito lo spagnolo -  è stato difficile raggiungere la seconda posizione qui a Jerez partendo così indietro sulla griglia. Devo dire che in gara ho fatto molta fatica a sorpassare le Ducati a causa della loro accelerazione. A parte questo io ci metto sempre il 100% durante il weekend, ma in gara avverto di avere grande confidenza e oggi sentivo di poter spingere di più, permettendomi di sorpassare e di rimontare diverse posizioni come accaduto”.

Rins entra quindi nel merito del Gran Premio.

“Il ritmo è stato buono e dentro di me avevo questa consapevolezza fin dal via – ha svelato - il fatto è che Jerez è una pista stretta e di conseguenza ho perso tanto tempo per i sorpassi. Di sicuro essere a un solo punto da Marc in Campionato è grandioso. Già in inverno sapevamo di avere una moto forte e pronta per vincere. Davanti a noi ci aspettano tante gare, non sarà facile, ma farò di tutto per dare sempre il massimo”.

Uno degli aspetti che colpisce di Rins è il suo stile in sella alla moto.

Vero, ricordo magari qualche pilota degli anni 80’-90’. In staccata sono sempre dritto con il corpo, è una mia caratteristica, possiamo dire unicorn style”.

L’attenzione si sposta poi sulle gomme.

“In gara ho fatto più fatica del solito, dato che abbiamo deciso di montare una mescola più morbida all’anteriore rispetto agli altri piloti, infatti negli ultimi cinque giri ero molto al limite, specialmente in frenata. Devo invece dire che al posteriore non ho avvertito alcun problema con il consumo”.

Non manca poi una battuta in merito alla bagarre con la Ducati.

All’inizio ho dovuto fare i conti con Petrucci, poi ho faticato molto a sorpassare Dovi. Sarà anche vero che la Suzuki ha una bella percorrenza in curva, ma la Ducati può fare affidamento su una staccata forte, così come l’accelerazione.”

Con il secondo posto di Jerez questa Suzuki ha tutte le carte in regola per recitare una parte da protagonista.

“Fin dai test avevo capito di avere a disposizione una moto molto competitiva – ha ricordato - sicuramente c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare, ma dentro di me sono entusiasta di quanto fatto con il team e del valore espresso dalla moto. In Campionato siamo secondi, un’ottima posizione, ma come detto ci sono ancora moltissime gare dove sarà necessario dare il 100% fino alla fine”.

Il tema Mondiale è uno degli argomenti su cui è stato incalzato l’alfiere Suzuki.

A dire la verità non ci penso. Ho 23 anni e tante gare davanti e l’unico mio obiettivo è quello di confermare il grande lavoro che stiamo facendo. Purtroppo anche qua a Jerez siamo partiti dietro in qualifica e questo è un aspetto da risolvere in vista delle prossime gare, dato che partire avanti è sicuramente meglio”.

Già da domani si tornerà in sella alla moto.

“Dovremo migliorare  la frenata, perché la moto non è ancora del tutto stabile. Proprio per questo proveremo uno spoiler in vista della giornata di testa qua a Jerez”.

Audio raccolto da Paolo Scalera


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