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Moto2, Baldassarri: "tre su quattro? Vinco anche quando dormo"

Con il successo di Jerez, Lorenzo è in testa al mondiale: "non me l'aspettavo, dopo Austin ero in astinenza"

Moto2: Baldassarri: "tre su quattro? Vinco anche quando dormo"

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Venerdì mattina - e pure nel pomeriggio - Baldassarri era in netta difficoltà. I tempi in prova non arrivavano ed il numero 7 è addirittura caduto. Strano per uno sempre in piedi come lui. Un secondo ruzzolone ha complicato le cose al portacolori del team Pons che, nonostante tutto, non si è perso d'animo.

La reazione è avvenuta proprio stamane. In un Gran Premio di Spagna condizionato dalla bandiera rossa, Balda Attack è venuto fuori, con una gara vincente. Ma non è stato semplice riuscirci e lui spiega come ha vissuto la tre giorni spagnola.

“Ho sofferto nelle prove, a causa di alcuni problemi elettrici avuti alla moto - rivela Lorenzo - infatti, abbiamo perso quasi tutto il primo turno di libere e, dopo aver risolto la cosa, come se non bastasse, sono pure caduto malamente. Nel turno successivo sono finito nuovamente in terra. Se penso che, alla fine, sono stato competitivo ed ho pure vinto... è una soddisfazione grandissima ma è stato difficile. Ho dovuto resettare il cervello e prepararmi per la seconda partenza, non è stato facile. Ho sfiorato l’incidente, ero molto vicino a Luthi ed agli altri. Sono ripartito forte, mettendomi subito secondo, poi ho attaccato".

Prima della partenza avresti scommesso su te stesso?

“Dopo le due vittorie consecutive di Losail e Termas, ho vissuto un periodo di astinenza negli Stati Uniti, con la caduta di Austin. Peccato per quello zero, ma siamo arriati qui sapendo che saremmo stati molto competitivi. La tre giorni è iniziata con il piede storto, tra problemi e cadute. Vincere dopo tutto sto casino mi fa sentire semplicemente contento. Grazie al team per il lavoro fatto, oggi pure Fernandez è andato forte”.

Come sei cambiato rispetto allo scorso anno?

“Sono cresciuto dal punto di vista psicologico, in passato avrei sofferto di più una situazione del genere, soprattutto dopo due cadute così. Dopo la vittoria sono cambiato in personalità. Non mi sarei aspettato un inizio di stagione così, con tre vittorie su quattro gare disputate. Al massimo avrei preventivato di giocarmi qualche gara ogni tanto, più che altro il podio. Il successo è una cosa che non si può spiegare e vorresti sempre vincere, anche quando non si corre. Quando non ci sono le gare, di notte sogno di gareggiare e vincere sempre”.

Sei in testa al mondiale, senti il peso e la responsabilità?

“No, per il momento non avverto la pressione nell’essere il capoclassifica. Preciso, per il momento: sto rispettando il mio obiettivo, che è provare a vincere ogni Gran Premio o, perlomeno, lottare per il podio. Per adesso, va bene così, tenterò di essere regolare ed in forma in ogni appuntamento stagionale, alla fine faremo i conti".

 

 

 

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