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MotoGP, Rossi: "Orgoglioso di Bagnaia e Morbidelli? Forse lunedì"

Valentino scherza dopo essere stato battuto dai suoi allievi: "oggi non mi stanno simpatici. Il 13° tempo? Sono meglio di così, ma a Jerez continuo a faticare"

MotoGP: Rossi:

A volte l’allievo supera il maestro, nelle qualifiche a Jerez sono stati in due a farlo. Bagnaia ha tolto a Valentino la possibilità di entrare in Q2, Morbidelli invece ha conquistato la prima fila con una Yamaha (quasi) gemella. “Se sono orgoglioso di loro? Lo sarò lunedì, oggi non mi stanno molto simpatici” ride il Dottore.

La 13ª casella di partenza significa avere davanti una lunga strada per recuperare, più complicata del solito su una pista stretta e tortuosa che non permette grandi possibilità di sorpasso. Soprattutto quando sulla propria moto non è tutto perfetto.

Ieri ero abbastanza disperato, ma oggi sono riuscito a migliorare molto - dimostra un lieve ottimismo Rossi - Le FP3 sono state un buon turno, sono stato soddisfatto del mio passo con la gomma posteriore media, che può essere un’opzione per la gara, e anche della mia velocità con la morbida”.

Però non è bastata per entrare direttamente in Q2…
Ho fatto un errore nell’ultimo giro lanciato e la bandiera rossa ha scombussolato la mia strategia. Sinceramente non mi aspettavo comunque di non essere nei primi 10, sono stato anche un po’ sfortunato”.

In qualifica non è andata meglio…
Ho trovato traffico nell’ultima uscita, ho preso un’imbarcata e Pecco mi messo fuori (sorride). Ultimamente Jerez non è una pista fantastica per la nostra squadra e ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma”.

Un pista indigesta per il team ufficiale ma non per la Yamaha, vedendo cosa hanno fatto i due piloti Petronas…
Sono sorpreso come tutti di questa doppietta, ma non per il livello raggiunto da Quartararo e Morbidelli. A entrambi è piaciuta subito la M1, sono stati veloci fino dai test invernali e oggi hanno fatto un capolavoro”.

Dall’esterno è difficile capire come delle moto satellite possano essere più veloci di quelle ufficiali…
Forse Fabio e Franco sono migliori di me, oppure a loro piace maggiormente Jerez o guidano meglio. Non ci sono comunque grosse differenze tra le nostre M1, quella di Morbidelli è la più simile ma nemmeno quella di Quartararo è tanto distante. Ho visto Fabio in pista: guida bene ed entra in curva in modo molto naturale, mentre io soffro proprio in quell’aspetto”.

Nient’altro?
“Bisogna anche dire che Vinales ha girato più o meno sui loro tempi, sono io quello più indietro. Da un po’ di anni fatico a Jerez, ma non so perché.

Quali speranze hai per la gara?
Come ho detto, il mio ritmo non è così male: bisogna vedere cosa accadrà perché ci sono tanti piloti su moto diverse con un passo simile tra loro. Il lavoro di questa sera nel box sarà molto importante, perché in alcune aeree fatico troppo”.

Chi vedi favorito?
Direi che i più veloci sono Marquez, Dovizioso e Petrucci, hanno qualcosa in più di tutti gli altri. Il mio potenziale è sicuramente migliore del 13° posto da cui partirò, ma scattare dalla quinta fila sarà una bega. Complica tutto. Non sono veloce come lo ero in Argentina o ad Austin, ma è meglio di quanto sembri.

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