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MotoGP, Rossi: "A Jerez fatico, ma il campionato non finisce qui"

"I problemi sono causati dal matrimonio tra Yamaha, gomme e pista. Una curva Valentino? Sembrerebbe di entrare in una pizzeria"

MotoGP: Rossi: "A Jerez fatico, ma il campionato non finisce qui"

Lasciate ogni speranza voi che entrate… a Jerez con una Yamaha. È il cartello che si potrebbe apporre all’ingresso del circuito spagnolo da un paio d’anni a questa parte. Il 16° posto di Valentino al termine della prima giornata di prove dice molto sulle difficoltà della M1, nonostante il Dottore, a causa della bandiera rossa, non sia riuscito a esibirsi nel giro secco.

Tutti speravamo di andare meglio, dopo i cambiamenti fatti alla moto nelle prime gare e grazie al nuovo asfalto, invece ho sofferto - è costretto ad ammettere il Dottore - È stata una giornata difficile, ho provato un diverso bilanciamento, ma ho continuato a soffrire: non sono veloce, il mio passo non è certo fantastico e sono indietro in classifica”.

Il riassunto non lascia molto spazio all’ottimismo, anche perché non sembra esserci una ricetta che permetterà di cambiare i valori in campo.

È difficile per me parlare di un problema preciso - continua - perché sono lento ovunque. Tutto dipende dal matrimonio tra la M1, le gomme e la pista, per questo soffriamo. Del resto moto e pneumatici sono gli stessi di Austin, dove ero partito molto bene, mentre qui non funzionano. Non c’è un problema particolare da risolvere. Con il nuovo asfalto hanno fatto veramente un buon lavoro, è liscio e ha tanta aderenza: andiamo tutti più veloci ma il nostro distacco dai primi, rispetto allo scorso anno, è rimasto invariato”.

Prima di mettere piede a Jerez Valentino era speranzoso, questa è sembrata una doccia fredda. Questo però non significa che tutto sia compromesso se il fine settimana non cambierà aspetto.

Non è qui che avremo la risposta finale - sottolinea - Sarebbe stato bello se tutto fosse andato bene, ma possiamo faticare qui e poi trovare una moto molto competitiva a Le Mans, il campionato non finisce a Jerez. So anche, però, che per lottare per il campionato si devono prendere più punti possibili. Quando si incontrano delle difficoltà bisogna essere ancora più concentrati per ottenere il massimo. È solo venerdì e abbiamo altro da provare”.

Oggi, intanto, ha debuttato il cucchiaio.

“Per abbassare la temperatura della gomma posteriore - specifica Rossi -, dà un piccolo aiuto ma non ho notato una grossa differenza. Non sarà certamente quello che ci farà risolvere i nostri problemi qui, che sono sempre i soliti. Anzi, non soffro solo in accelerazione ma anche in inserimento di curva, mi riesce difficile guidare la M1”.

Difficile pensare in questo momento che domenica potrà giocarsi la vittoria come ad Austin. Il Dottore ricorda quell’ultimo giro e fuga i dubbi di chi possa pensare che l’età possa avergli giocato contro.

Benché quella sia una delle piste che chiedono più al fisico in tutto il campionato, ero in forma - assicura - Penso di essermela giocata bene, ma Rins era più veloce di me e ha potuto fare la sua strategia più facilmente. Io invece ho commesso un errore, non c’è altro”.

Non dovrà sbagliare domani, perché le FP3 saranno praticamente fondamentali.

Entrare o non entrare nei primi 10 può cambiare il fine settimana - spiega - Proveremo qualche gomma all’inizio e poi sarà ancora come essere in qualifica. Stiamo faticando, ma dobbiamo provare a migliorare”.

Prima di congedarsi, Valentino ha ancora una volta scherzato sulle curve che portano i nomi dei piloti.

Sono contento che Pedrosa, Lorenzo e Marquez ne abbiano una, ma io direi di no. Vi immaginate entrare alla curva Valentino Rossi? Sembrerebbe di andare al mio ristorante a Tavullia” ride.

 

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