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MotoGP, Rossi: "L'ultima vittoria? Mi sembrano passati 10 anni"

Valentino a Jerez: "voglio lottare per il titolo fino alla fine, molto dipenderà da me e dalla Yamaha ma tanto anche da Marquez"

MotoGP: Rossi: "L'ultima vittoria? Mi sembrano passati 10 anni"

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Nelle prime tre gare hanno vinto Ducati, Honda e Suzuki. Ma anche Dovizioso, Marquez e Rins, quindi manco solo io!”, Valentino arrivato a Jerez non si nasconde dietro un dito. Il digiuno dura dal GP di Assen del 2017, “ma a me sembrano passati 10 anni dall’ultima vittoria” confessa.

Per un campione non c’è sofferenza peggiore che non riuscire a guardare tutti dall’alto in basso sul podio e Rossi, a maggior ragione visto il suo curriculum, non fa eccezione.

Mi è dispiaciuto non esserci riuscito ad Austin - ricorda - era una bella occasione per me dopo la caduta di Marquez, ma Rins è stato più bravo di me. L’importante è rimanere su quei livelli e riuscire ad avere altre occasioni. Vincere sarebbe la cosa più bella da fare.

È questo il tuo obiettivo per la stagione?
A me piacerebbe prima di tutto lottare per il titolo fino alla fine. L’anno scorso ho chiuso 3° il campionato, però Marquez a metà stagione aveva già un vantaggio enorme. Vero anche che, se Marc non fosse caduto ad Austin, a questo punto avrebbe già vinto due gare su tre”.

Il campionato dipende tutto da lui?
Dipende prima di tutto da noi, da me e la Yamaha, dovremo dimostrare di essere veloci. Inoltre penso che presto saranno della partita piloti che hanno avuto fin qui qualche difficoltà, come Lorenzo e Vinales. Poi molto dipenderà da Marquez: il campionato è così aperto perché lui ha sbagliato in Texas. È stato interessante ascoltare la sua spiegazione di quella caduta, il piccolo problema che l’ha provocata. Però non penso che quella scivolata possa fare una qualche differenza per lui”.

Torniamo a te: cosa vuoi da Jerez?
Innanzitutto fare più punti possibili domenica pomeriggio e poi capire se i miglioramenti della M1 saranno confermati anche su questa pista. Negli ultimi anni questo è stato uno dei circuiti più difficili per la Yamaha, perché amplificava i nostri problemi. Ora è stato riasfaltato, in teoria dovrebbe esserci più aderenza e per la M1 solitamente è meglio”.

In passato però hai vinto tanto qui…
Jerez mi è sempre piaciuto e l’ultima vittoria è stata nel 2016. L’anno successivo arrivai qui in testa al campionato, ero sicuro che sarei andato forte e invece iniziò il nostro calvario tecnico e di risultati”.

Quindi sarà un banco di prova importante…
Sicuramente, nelle prime tre gare siamo stati competitivi e potremo capire quanto siano stati grandi i nostri miglioramenti. Sono contento di come ho iniziato questa stagione, l’atmosfera nel box è migliorata, e adesso inizia una parte molto importante, con tante piste buone per me”.

Folger ha provato sia al Mugello che a Misano, significa che avrete qualche novità per questo GP?
Innanzitutto è importante avere un test team con base in Europa, le piste giapponesi sono troppo diverse da quelle in cui corriamo. Credo che proveremo qualcosa che Jonas ha collaudato, ma parliamo dei test di lunedì, non del fine settimana di gara”.

A proposito di gara, sei a 198 podi, vicinissimo al numero tondo…
Ma sarà impossibile arrivarci in una sola gara (ride). Per me salire sul podio è la cosa più importante, l’obiettivo con cui parti da casa. È bello finire la domenica con lo champagne, facendo casino e dicendo qualche cazzata (ride), sarebbe proprio bello arrivare a 200”.

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