Due tappe, altrettanti Stati, quattro corse disputate. Ecco i primi verdetti dal MotoAmerica 2019, partito a Road e passato per il Texas, in concomitanza al terzo Gran Premio del Motomondiale.
Beaubier, Elias, ancora Elias, poi Herrin. questa la sequenza di cognomi dei vincitori delle quattro gare - battaglia - viste sinora, in attesa della Virginia, in programma settimana prossima. Ci aspettavano il californiano Yamaha desideroso di ribadire il numero 1 sulla sua R1 Monster Energy, sapevano pure di un Elias pronto a rendergli la vita difficile, in caccia del secondo titolo USA.
Ed Herrin? Josh è arrivato nel team Yoshimura non troppo in silenzio: il pilota di Glendale vanta campionati vinti nell’AMA, una mezza stagione nella Moto2 e la velocità di chi può - innanzitutto - rendere i giorni duri a Toni, compagno di squadra con la stessa Suzuki GSX-R.
In ogni round vedremo questi tre darsele di santa ragione. Una quattro cilindri a scoppi irregolari di Iwata contro due “in linea” di Hamamatsu: c’è la possibilità che Beaubier si ritrovi nel cosiddetto “sandwich” costituito dai numeri 24 e 2, con le Gixxer mille e, in quel caso, vedremo se i suzukisti saranno disposti a fare giochi di squadra.
Già al VIR sapremo se Garrett Gerloff saprà copiare il passo dei tre moschettieri, attendiamo che si svegli anche Mathew Scholtz; il texano ed il sudafricano aggiungono due Yamaha alla contesa e, con l’arrembante ed imprevedibile JD Beach arriverebbe un'altra moto di Iwata nel gruppo di chi sogna e cerca il trono americano.
Per i restanti gradini del podio, sarebbe bello vedere Wyman e la sua Ducati calcarne almeno uno: il pilota KWR attende la centralina Marelli da Bologna, che gli arriverà ben presto, facendo decollare le prestazioni della sua Panigale V4 R. Attenzione anche alla BMW di Jacob “Jake” Gagne: il ragazzo di San Diego vuole regalare alla tedesca S1000 RR almeno una soddisfazione a stelle e strisce.