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SBK, Rea: “Se tutte le Case faranno come Ducati sarà la fine”

“La Ducati V4 è una MotoGP in Superbike, se anche gli altri costruttori faranno moto stradali da 40.000 euro sarà preoccupante”

SBK: SBK, Rea: “Se tutte le Case faranno come Ducati sarà la fine”

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Dopo quattro weekend di gara basta visionare la classifica piloti per rendersi chiaramente conto di ciò che sta accadendo: Bautista e la Ducati sono una spanna (e forse più) al di sopra di tutti, anche di Rea e di quella Kawasaki che aveva fatto razzie di premi e giri veloci negli ultimi quattro anni.

“Ovviamente non sono contento di non vincereha detto il quattro volte campione SBK su Marcama devo accettarlo, anche se è molto difficile”.

Johnny non vince dall’ultimo round del 2018 in Qatar, ovvero dall’ultima gara SBK corsa senza Alvaro Bautista in griglia. Nonostante le difficoltà, però, Rea è sempre stato molto cordiale con il pilota spagnolo sia al Parc Fermè che sul podio.

“Alvaro sta facendo molto bene il suo lavoro, che è vincere le gare. Prima ero io nella sua posizione, quindi capisco i suoi sentimenti.
Quando perdi con un distacco di 10 secondi puoi cercare scuse, ma il fatto è che siamo stati battuti da Alvaro e bisogna complimentarsi perché sta tirando fuori il massimo dalla sua moto”.

Molte sono state le polemiche riguardo la potenza della V4 della casa di Borgo Panigale nelle scorse settimane dalle quali anche un “taglio” di 250 giri al motore Ducati per la gara di Aragon (passato da 16.350 a 16.100). Questo però non ha fermato Bautista capace di vincere anche in Spagna e sempre con un distacco considerevole.

“Alvaro e la Ducati sono troppo lontani da noi. Al momento non c’è rivalità, ovviamente preferirei vincere ma adesso non c'è storia. Dobbiamo accettare questa situazione e lavorare con Kawasaki per sfruttare al massimo il nostro potenziale.
Congratulazioni a loro, la moto ha un livello incredibile e lo avevano detto anche alla presentazione quando affermarono di aver portato in pista una MotoGP. Questo campionato, però, deve essere più bilanciato per far sì che anche i team privati ​riescano ad essere competitivi. Se Honda, Yamaha e Kawasaki facessero la stessa cosa e costruissero una moto stradale da € 40.000 sarebbe preoccupante.
Se mi lamento sempre della Ducati? Non penso che esprimere le proprie idee voglia dire lamentarsi, dico solo la verità e molti piloti la pensano come me. Forse chi dice che mi sto lamentando è proprio chi è felice di non vedermi vincere”.

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