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Motociclisti non aiutano l’amico che muore nella caduta: denunciati

A seguito di indagini si scopre che era stato abbandonato dal gruppo dopo l'incidente: otto denunce per omissione di soccorso e due per omicidio stradale

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Una brutta storia che nulla ha a che fare con lo spirito di gruppo dei veri centauri, oltre che dell'umano dovere. Un motociclista di 65 anni, Carlo Cazzola, a seguito di una scivolata ha invaso l'altra corsia proprio quando sopraggiungeva un'auto dal senso opposto. Impatto risultato fatale per lo sfortunato Cazzola, ma quello che lascia sconcertati è il comportamento del gruppo che viaggiava insieme allo sfortunato motociclista.

I FATTI: FUGGITI DOPO L'IMPATTO

Quanto accaduto risale allo scorso 16 febbraio quando, durante una scampagnata in sella alle moto, il gruppo di motociclisti aveva fatto una sosta presso un ristorante nei pressi di Bistagno. Dopo la sosta si erano rimessi in sella. Da quanto riportato dalla cronaca locale nel percorso tra i Comuni di Bistagno e Roncogennaro, nella provincia di Alessandria, il gruppo ha iniziato a sorpassarsi; ed in questa fase che la moto di Carlo Cazzola è scivolata e, invadendo l'altra corsia, si è poi scontrata con l’autovettura che sopraggiungeva dal lato opposto. Nello scontro perde la vita lo sfortunato motociclista, oltre che restare ferita la donna alla guida della macchina. A seguito dell’incidente, mentre la donna chiedeva di chiamare i soccorsi per l’uomo a terra e per sé, gli altri motociclisti scappavano in tutta fretta dalla zona dello scontro.

OMISSIONE DI SOCCORSO ED ACCUSA DI OMICIDIO STRADALE

I primi rilievi e testimonianze raccolte dai Carabinieri avevano già evidenziato alcuni sospetti, poiché all’arrivo sul posto non era stato trovato nessun altro mezzo presente, ma le attività investigative che si sono avvalse di testimonianze dei vicini, fotografie e video sui vari social dei soggetti coinvolti (nonché la testimonianza della donna coinvolta nell’incidente), hanno appurato che la vittima era in effetti in compagnia di altri otto motociclisti.
Da qui le denunce per gli otto compagni di viaggio tutti della provincia astigiana e cuneese. Per loro è scattato il deferimento in stato di libertà per omissione di soccorso (avendo lasciato sul posto, senza chiamare i soccorsi, sia l’uomo deceduto sia la donna coinvolta) e, per due di essi, anche la più grave accusa di omicidio stradale avendo concorso a provocare la caduta della moto di Carlo Cazzola.

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