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MotoGP, Roberts: "Rossi mi sorprende. Rainey come lui, ma con moto più violente"

Il grande Kenny: "Wayne avrebbe potuto avere una carriera così lunga, ma ai tempi le moto erano selvagge. Marquez? Sono lui può battere se stesso. Gli si deve mettere pressione"

MotoGP: Roberts: "Rossi mi sorprende. Rainey come lui, ma con moto più violente"

Il Gran Premio di Austin è un’occasione unica per incontrare nel paddock la storia del motomondiale. In Texas c’erano (quasi) tutti i campioni americani della 500, Kevin Schwantz, Wayne Rainey, Randy Mamola e Kenny Roberts. The King è ancora in splendida forma e le moto non sono uscite dalla sua vita.

Ora vivo in Arizona, non più in California, ma certo che vado ancora in moto, un mese fa sono stato in Giappone a fare un po’ di turismo, turismo ad alta velocità” rivela con un sorriso.

Recentemente Kenny è stato operato, gli sono stati inseriti dei by-pass, a cui lui si riferisce come a dei 'Power-Jet supplementari', come quelli che aveva la sua Yamaha 500.

"Ora il cuore va alla grande - afferma e poi precisa, con la solita ironia - almeno credo, perché. ho ripreso ad usare il Viagra".

Kenny segue con attenzione la MotoGP e non potrebbe essere più contento di quello che sta vedendo.

Penso che questo campionato sia incredibile, non è mai stato migliore, per il talento dei piloti e per la qualità dei mezzi. È il migliore spettacolo al mondo” la sua opinione.

Impossibile non chiedergli qualcosa su Rossi, l’unico pilota ancora in attività che ha guidato una 500 2 tempi.

Sono assolutamente sorpreso da Valentino, dovrebbe essere su una sedia a dondolo, io lo feci quando mi ritirai e mi misi anche una pipa in bocca, era orribile!- ride - Penso che Rainey avrebbe potuto fare una carriera lunga come quella di Rossi, ma le moto a quei tempi erano più violente e mettevano a dura prova il fisico. Ci sono vari fattori da considerare per capire come si faccia a invecchiare continuando a essere veloce come Valentino, che arriva dai 2 tempi ed è passato a queste moto che permettono degli angoli di piega incredibili”.

Per quanto riguarda il favorito per il titolo, Kenny non ha dubbi.

Chi può batter Marquez? È Marc che può battere se stesso - la sua risposta - Bisogna mettergli pressione perché commetta un errore”.

Sarebbe bello avere una macchina del tempo per vedere Roberts in azione in MotoGP.

Ora non puoi guidare con il mio stile, le gomme sono cambiate tanto - spiega - Quale moto sceglierei ora? Puoi fare diventare ogni moto come vuoi, si tratta solo di lavoro. Per esempio, i piloti giapponesi non riuscivano a guidare la mia Yamaha, perché era troppo rigida e si muoveva troppo. Eddie (Lawson) ci riusciva. Le MotoGP di oggi sono più difficili da guidare, chiedono di più al fisico ma sono anche più veloci”.

Kenny approva anche lo sviluppo aerodinamico che è diventato centrale negli ultimi anni.

Mi piace molto, ai nostri tempi non c’erano soldi per fare certi sviluppi e per me hanno solo iniziato a grattare la superficie in questo campo. Avevamo iniziato a lavorarci sul mio tre cilindri, grazie alla Lotus e avevamo migliorato di 16 Km/h la velocità a Barcellona, ma come ho detto non avevamo le risorse”.

Un altro cambiamento è la lunghezza del campionato, con sempre più GP in calendario.

Quando correvo nel dirt track e in pista facevo ben più di 19 gare all’anno - ricorda - Certo è dura, ma non so come si possa fermare, perché tutti vogliono una gara di MotoGP. Comunque i piloti ora hanno una vita più facile della mia, e guadagnano più soldi. Ai miei tempi dovevo nastrarmi la tuta da solo e cambiare la visiera al casco...beh, non lo facevo spesso, ne avevo solo due!”.

Però fra loro non ci sono americani.

Stanno provando a portare dei giovani talenti in MotoGP ma è una strada lunga - avverte - Del resto, prima di me, nessuno andava a correre nel Mondiale”.

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