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MotoGP, Pirro rivela: “Bautista? Mi ero proposto io sulla V4 nel Mondiale SBK”

Michele impegnato con la Ducati nei test del Mugello: “Dopo il cucchiaio oggi abbiamo provato la forchetta e poi il coltello...vediamo se copiano anche queste”

MotoGP: Pirro rivela: “Bautista? Mi ero proposto io sulla V4 nel Mondiale SBK”

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Mentre i piloti del Mondiale sono di rientro da Austin, ad eccezioni di quelli Aprilia, sul tracciato del Mugello sono scesi in pista quest’oggi i collaudatori di alcune Case. Tra questi c’era Michele Pirro, in azione con la GP19. L’occasione per provare qualche novità in vista delle prossime gare del Mondiale che riprenderanno a maggio con l’appuntamento di Jerez.  

“In realtà oggi siamo stati fortunati, il tempo era bello, c'erano 20 gradi – ha esordito il collaudatore pugliese –s tiamo portando avanti il lavoro su diverse aree come telaio ed elettronica, con l’obiettivo di migliorare nelle curve, dato che fatichiamo ancora un po’ nell'inserimento. Provare la GP19 al Mugello è interessante, visto che qui abbiamo vinto negli ultimi anni. Proprio per questo motivo, non è così scontato che le cose vadano sempre nelle stesso verso, siamo tornati in pista. I riscontri sono stati positivi, dal momento che i passi avanti non hanno pregiudicato quanto fatto di buono in passato. Ovviamente la concorrenza si è avvicinata e proprio per questo non bisogna abbassare la guardia”.

Non c’eri solo tu in azione sulla pista toscana, giusto?

Esatto. Oggi c’era la KTM con Mika Kallio e la Yamaha con Folger, che come avete visto  ha creato un test team anche per l’Europa affidandosi a Jonas”.

Michele, facciamo un salto sul versante della Superbike. A EICMA ci avevi svelato che la V4 avrebbe sorpreso e alla fine non ti sei sbagliato. 

“In realtà l’avevo già detto a Gigi a luglio dello scorso anno, in occasione del WDW, gli dissi che secondo me un pilota della MotoGP poteva sfruttare il potenziale della V4. Vincere con questa superiorità non era scontato, ma in quell’occasione avevo notato che rispetto alla V2 questa moto aveva una guida simile alla GP. Inoltre le Pirelli sono più facili come gomme rispetto alle Michelin e Alvaro, essendo un pilota leggero, è riuscito a sfruttare il tutto nel modo migliore. Oltre a quello, avevo  manifestato a Gigi la volontà di correre io con quella moto”.

Non sarebbe stato male.

“Io ho detto a Gigi di puntare su di me, ma se non fosse stato della stessa idea, avrebbe dovuto puntare su Bautista, dato che aveva il talento per ottenere certi risultati. Avendo poi guidato la Ducati in MotoGP ed essendo quella moto figlia dello stesso sviluppo, il binomio sarebbe stato perfetto”.

Quando cambia rispetto alla Panigale che utilizzi nel CIV?

“In realtà non è uguale, ma simile. Diciamo che la moto che utilizzo nel CIV è quella del concessionario, dato che il regolamento del Campionato italiano, a differenza di quello del Mondiale SBK, non ti permette di fare cambiamenti. E'una Stock, mentre quella del Mondiale ha alcuni differenze, come tra il V2 di Davies e Melandri dello scorso anno e quella che utilizzavo io. Su alcuni aspetti però, come ad esempio l’elettronica, ci sono alcune cose in comune con la MotoGP”.

Intanto domani si torna nuovamente in pista al Mugello. Qual è il programma?

“Proveremo la forchetta e poi il coltello, così abbiamo la posateria completa (scherza). La cosa bella è che in tutti questi anni ho seguito da vicino le varie evoluzioni della Ducati e ripenso a quando eravamo noi che dovevamo copiare dagli altri. Invece adesso si è invertita la cosa”.

Un’ultima battuta: cosa pensi di Miller davanti a Dovi ad Austin?

“La qualifica del sabato ha sicuramente complicato il weekend di Andrea. Vista la prestazione in gara poteva arrivare sul podio o magari lottare addirittura con i primi due. Alla fine però siamo riusciti a essere competitivi, infatti negli ultimi otto giri il suo passo non era male. Questo significa che ci siamo”.   

Audio raccolto da Paolo Scalera

 

Foto credit: Antonio D’Alterio (Instagram)

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