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MotoGP, Rins: “Contro Rossi dovevo fare qualcosa di spettacolare”

“Nel finale temevo Valentino, perché lui è forte e ha esperienza. Ho commesso un errore, credevo mi passasse, ma non mi sono voluto arrendere”

MotoGP: Rins: “Contro Rossi dovevo fare qualcosa di spettacolare”

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L’America è la terra del sogno e Alex Rins ha realizzato quello che anni ha rincorso, ovvero vincere in MotoGP. Lo ha fatto battendo colui che da piccolo era il suo idolo, ovvero Valentino Rossi.

 “Sono felicissimo, dato che questa vittoria è stata costruita con tanti sforzi e sacrifici, ma soprattutto con il duro lavoro – ha esordito – quando ho visto che Valentino era un secondo e mezzo davanti , mi sono detto: “Dai Alex, adesso devi fare qualcosa di spettacolare. Sapevo che lui ha grandissima esperienza e nel finale è forte nel corpo a corpo. A due giri dal termine ho però commesso un errore e in quel momento ho pensato, "adesso mi prende in rettilineo e mi passa". Invece  anche lui ha fatto lo stesso sbaglio. Ho quindi deciso di spingere fino alla fine senza guardare dietro”.

Quanto è stato lungo quell’ultimo giro?

“Molto. Quando mancavano due giri, dentro di me ero consapevole di avere un pilota  forte come Rossi alle mie spalle, ma non mi sono mai voluto arrendere. Questa vittoria è un qualcosa di incredibile per la Suzuki, lo scorso anno eravamo molto competitivi e siamo riusciti a migliorarci. Spero quindi di essere sullo stesso livello anche nelle prossime”.

Pensavi di ottenere un simile risultato dopo le libere del venerdì?

 “Nella giornata di venerdì non avevo quella fiducia che speravo, soprattutto nel chiudere le curve. In gara però sono riuscito a trovarmi bene, principalmente in staccata. Ho dovuto difendermi però da Rossi, in particolare nella curva 11, dove lui era veloce”.

Credi che questa vittoria possa rilanciare le tue ambizioni nella lotta per il Mondiale?

Sto lottando con i piloti più forti e mi sento competitivo. Per vincere bisogna lavorare e io farò di tutto per essere davanti. Non sarà facile, perché il livello della MotoGP è altissimo, però siamo sulla strada giusta e dobbiamo proseguirla”.

Qua al COTA gli avvallamenti hanno messo tutti in grande difficoltà. Qual è il tuo giudizio a riguardo?

“Soffrivo molto in curva due, infatti ho rischiato di perdere l’anteriore e finire a terra. Su questo tema  dovremo parlarne in Safety Commission, ma non è semplice trovare una soluzione al problema”.

La prossima gara sarà in Spagna, a Jerez. Cosa c’è da aspettarsi?

“Non so cosa accadrà e lo dico sinceramente. Sono felice di aver vinto qua ad Austin, dato che ho trionfato anche in Moto3 e Moto2. Ringrazio tutti i membri del team per il sostegno mostrato. Cosa mi cantavano sotto il podio? È il ritornello di una canzone Taki Taki”.

La Suzuki ha confermato comunque di essere una moto da vertice.

“Abbiamo una moto molto bilanciata, la quale si adatta bene alle piste. Mi sento forte e le sensazioni sono belle. Siamo riusciti a compiere un bel passo avanti e sinceramente pensavo fosse arrivato il momento di vincere. È bello essere riusciti a centrare il risultato su una pista come questa”.

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