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MotoGP, Miller: “Adoro la Ducati, l’obiettivo è la squadra ufficiale”

Jack fa brillare il Rosso: “Durante questo inverno siamo cresciuti. Per tenere dietro Dovizioso sono dovuto andare oltre il limite”

MotoGP: Miller: “Adoro la Ducati, l’obiettivo è la squadra ufficiale”

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C’è una Ducati sul podio di Austin. Non è quella di Andrea Dovizioso, tantomeno di Danilo Petrucci. Stiamo parlando della Rossa di Jack Miller, autore del terzo posto alle spalle di Rins e Rossi. La prestazione in Texas non può che regalare fiducia all’alfiere Pramac.

“Sono riuscito a partire bene e a imprimere un buon ritmo alla corsa – ha esordito Jack – non era una cosa facile, soprattutto dopo la scelta delle gomma morbida. Dentro di me ero infatti consapevole che avrei sofferto nel finale. Il problema è che non avendo potuto fare le libere al sabato non era possibile avere le idee più di tanto chiare”.

Miller ha quindi preferito optare per la soft, a discapito della media, utilizzata da Marquez.

“Poteva essere una soluzione, ma non mi convinceva. Marc l’ha utilizzata, ma credo abbia chiesto troppo in termini di prestazione all’inizio, così come Crutchlow, infatti entrambi sono finiti a terra. Non era per niente facile su un tracciato come questo con le gomme, in particolare per quanto riguarda il consumo. Nel mio caso sono arrivato alla fine che ero oltre il limite e ho dovuto difendermi da Dovizioso.

A parte le difficoltà, Jack sorride sul podio.

“Mi mancava lo champagne sul podio e credo che questa notte ne berrò dell’altro, tra l’altro ho pure finito la voce. A parte gli scherzi, non posso che essere soddisfatto di questo risultato. In Qatar sapete bene quello che è successo, mentre in Argentina siamo arrivati vicino al podio. Credo che durante l’inverno abbiamo lavorato duramente per migliorare e io adoro la Ducati. Sono qua per ottenere un posto nella squadra ufficiale”.   

Nonostante il suo stile di guida, anche Miller ha sofferto gli avvallamenti.

“Come tutti ben sapete sono un pilota con uno stile particolare, che ama staccare forte ed essere aggressivo, ma di sicuro questo è un problema. Alla curva due ho sofferto molto e qualcosa deve essere fatto per il prossimo anno. Tra l’altro anche in curva 1 la moto tendeva a sbilanciarsi”. (Sull’argomento Rossi e Rins hanno però voluto puntualizzare che il problema non erano più di tanto gli avvallamenti in quel tratto, ma la potenza del motore della Ducati).

Miller lascia comunque Austin col terzo posto nella giornata in cui Rins trionfa.

“Credo abbia fatto una grande prestazione e meritato questa vittoria. La Suzuki sta lavorando davvero bene e i risultati sono evidenti”.

 

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